Questo Festino, volente o nolente rappresenta una svolta in quello che sarà il modo di operare nel domani di questa città.
Quaranta giorni, sono serviti per creare con professionalità, entusiasmo, molto volontariato ed economia, un lavoro autoctono che non attenderà i giudizi dei soloni di parte, ma che ha avuto già il plauso di 300.000 persone, riversatesi festanti per le strade, nell’occasione (circa il 50% dei residenti contati in 650.000).
Palermo, sta dando risposte che meritano grandi riflessioni. Consensi bulgari popolari a fronte di perdenti strategie politiche studiate nelle dorate torri del potere. Da tempo asserivo che la gente in movimento ha superato le vecchie logiche della politica nella quale non si ritrova. La gente ha bisogno di dar fiducia a guide autorevoli e che presenzino oltre che di professionalità nelle risposte.
Penso che chi in prima linea per diritti acquisiti, ha avuto con questo festino l’opportunità di mettersi a disposizione della città che vuole cambiare. Chi di costoro ha provato a bluffare o ha tirato indietro il braccino, mandando avanti seconde linee inconsapevoli del pericolo eventuale e nella speranza che il lavoro messo su in poco tempo andasse incontro a cattive figure, ha fallito di brutto e ne risponderà alla storia di questa città.
Non era il carro dei vincitori ad esser fuggito via all’uscita di porta felice, ma il carro della gente che oberata dalle tante vicissitudini che giornalmente la rende “santa”. Quindi ogni “santo” o “povero diavolo” di questa città, acceleri il passo, poiché davanti ad una possibilità di pacificazione che vada oltre la cattiva politica, le mafie e le burocrazie malate, rimane probabilmente l’unica possibilità di ritornare ad essere una cittadinanza consapevole, responsabile ed in grado di farcela.
Poche parole, pochi aggettivi forti, ma chi sa è in grado di fare se vuole, non è più tempo per i coordinatori …… Un Abbraccio e Viva Palermo e Santa Rosalia. Epruno