Carissimi, Auguri a tutti noi ! Sta proprio nel simbolo di Epruno la parola lavoro. Difatti come ripeto da più di cinque anni ormai, Epruno è l’opportunità di concedersi cinque minuti di sorriso alla fine di una settimana di lavoro. Il lavoro non è di sinistra, non è di destra, non è dei poveri, non è dei ricchi, ma è di tutti coloro che lavorano e portano avanti la propria carretta, ma anche la propria azienda. Molti dimenticano che anche l’imprenditore si può definir tale soltanto se oltre al profitto, persegue il ruolo sociale di creare posti di lavoro. E quindi ecco la parola lavoro non è un appannaggio di certe culture di sinistra, anche se da qualche anno, si registrano imprenditori che si definiscono di sinistra! Ma oggi invece di perdere tempo nel classificarci attraverso distinzioni che non esisto più (forse), pensiamo e ricordiamo un attimo, “riflettendo” a tutti coloro che la mattina sono usciti da casa per andare a lavorare e non hanno mai fatto ritorno!!!!! Morire, fa parte del ciclo naturale, ma viene difficile accettare ancora oggi che si possa morire per lavoro! Malgrado viviamo in una società evoluta si fa ancora poco per impedire che ciò avvenga e quindi cari “amici di Epruno”, noi che abbiamo posti di responsabilità nei vari ambiti della nostra società, non abbassiamo mai la guardia nel pretendere che vengano ottemperate le misure di sicurezza sui posti di lavoro. Ognuno di noi deve vigilare poiché è pur vero che le normative comunitarie e nazionali identificano i responsabili, ma è una magra consolazione per una vedova o per un orfano, sapere dopo dieci anni chi sia stato il responsabile degli inadempimenti burocratici e non avere più la possibilità di abbracciare il loro caro. Un Abbraccio Epruno