Carissimi

Tanta socialità finisce per stimolare la mia asocialità.

Prima di scrivervi ho passato un poco di tempo a rivisitare il numero dei miei contatti su Facebook che è rigorosamente tengo intorno ai 1600 ma per un vecchio vezzo, più che un’esigenza, che nacque quando mi deliziavo nel fare i programmi radio, avendo l’opportunità in quel caso di conoscere una serie di contatti interessanti, perlopiù di persona normali che come me gradivano quella passione e di conseguenza mi ritrovavo spesso e volentieri a dover accettarne le richieste di amicizia.

Grazie al cielo, non sono stato mai un uomo di spettacolo per i quali come sapete il mezzo social è importante, i quali finiscono per accettare qualunque tipo di richiesta saturando quelle che all’epoca era il limite dei 5.000 contatti ed essendo nelle condizioni di poter aprire un profilo due e un profilo tre collezionavano quanta più gente per farsi conoscere, cosa lontana dal mio interesse che esercito sul social con i conoscenti il “serio cazzeggio”.

Pochi ma buoni.

L’ambizione è sempre questa, però se ci fate caso e periodicamente andate a scorrere questi elenchi, specialmente se non avete un profilo rigidamente bloccato, scoprite che a farvi richieste di amicizia nel passato, oltre a tutti i vari animali, a tutte le immaginetta sacre, a tutti i profili anonimi, sono stati molto spesso pizzerie, bed and breakfast, profili commerciali, oddio dignitosissime realtà che attraverso questo mezzo, a mio parere improprio, cercavano di farsi pubblicità, ma dal mio punto di vista mi mettevano nelle condizioni molto scomode di dover trovare argomentazioni anche filosofiche per potere discutere sull’importanza del bed and breakfast nella nostra vita o su come la pizza si cala in un contesto sociale quotidiano.

E’ così che si finisce per mettersi sulla tastiera e cominciare a tagliare, tagliare, tagliare, come spesso si fa anche quando decidete di buttare delle cose che riempiono la vostra stanza di casa e che magari vi trascinate da anni senza esservi mai chiesti un perché, ma vi convincete che è importante fare pulizia perché bisogna sempre evitare di diventare un accumulatore compulsivo, sia perché diventa quantomai importante evitare determinata gaffe o molto spesso anche degli episodi sgradevoli, trovandosi a fare degli auguri di buon compleanno a contatti che purtroppo già sono sepolti da tempo.

In più, cosa che mi ha sempre divertito, sono le richieste di amicizia, poiché a differenza di quanto accadeva agli albori di questo social quando attraverso Messenger la persona interessata scriveva presentandosi o facendosi riconoscere, qualora si fosse mascherata dietro uno pseudonimo per chiedervi l’amicizia e allora ciò già faceva la metà del lavoro dandovi la possibilità di poter accettare se gradivate o meno.

Oggi giungono quasi come un fulmine richieste dietro una fotografia anonima che con tutto il rispetto potrebbe essere un nome qualunque, pochi contatti in comune e tanti dubbi sulla reale identità del soggetto, visto che oggi come ci siamo resi conto, la possibilità di costruire fake è veramente eccessiva.

In questo caso mi dispiace lasciare perennemente in sospeso determinati contatti fino a quando non giunge per me un’ulteriore prova della conoscenza o quantomeno delle buone intenzioni di chi si propone ciò, anche onde evitare di aggiungere alle centinaia di guardoni che già popolano i nostri profili anche coloro che pur di parlare aprono la bocca per sparare minchiate del tipo “ah tu sei sempre quello che”.

Vi renderete conto che la prima risposta naturale se uno volesse mettere da parte in quel momento l’educazione, ma non sapendo mai con chi ha a che fare in quell’istante, sarebbe quella di dire “scusa ma cu minch….. ti conusci”?

Allora pur di non imbarcare ulteriori idioti con i quali dover perdere tempo a spiegare o lasciare profili che finiscono per essere fastidiosi come zanzare quando finiamo per scrivere un pensiero palesemente ironico da dover spiegare a coloro che intervengono facendo domande o dando interpretazioni di ciò che avete scritto che realmente nulla hanno a che vedere con la vostra volontà di partenza ,ma che comunque costituiscono una perdita di tempo per voi, decidiamo di lasciarli come color che son sospesi.

In ultimo mi occuperei di quell’opzione divertentissima che da qualche tempo ci viene riproposta con il titolo “potresti conoscere”.

Carissimi amici, è vero, buona parte di questi soggetti li conosciamo, ma ci sarà un motivo per cui fino a questo momento abbiamo deciso di non dare loro l’accettazione dell’amicizia su Facebook?

Non viene il dubbio all’algoritmo che proprio perché li conosciamo determinati soggetti potranno continuare a rimanere in attesa per non turbare questo nostro gioco virtuale, in un mondo virtuale dove vorremmo non esistessero i cretini in partenza, a meno che non decidiamo di accettarli perché anche nel nostro tempo libero, abbiamo ulteriore tempo libero da spendere.

Un abbraccio, Epruno.