Chi conosce la ricetta giusta?
So soltanto che ognuno che giunge ad affacciarsi da quel balcone ed a guardare quel panorama, prima pensa “adesso è tutto mio” e subito dopo”ho io la ricetta giusta”.
Non so chi fosse Totò Termini, se sia mai esistito veramente ed in quale periodo storico, so solo che più volte nella vita di questa nostra terra, travestito sotto mentite spoglie, periodicamente ha fatto la comparsa tra di noi non solo dichiarando di avere “la ricetta giusta” ma pretendendo di farci credere che se non fosse stato per lui, saremmo stati persi.
Quanti uomini della provvidenza! Non dubito che questi Totò Termini fossero inizialmente mossi da giusti principi o da grandi idee.
Con questi ingredienti semplici, hanno impastato tutti e qualcuno in tempi recenti , anche rimpastato, promettendo chi sa quali succulenti pasti, chi sa quali gustosissimi dolci.
Siamo stati attraverso i loro discorsi i migliori del mondo, siamo stati capitale, siamo stati primavera, siamo stati perla, siamo stati felicissima.
Abbiamo mostrato forza con i deboli e siamo stati deboli con i forti, siamo stati anche noi Totò Termini “ammucciati” sotto terra come topi, quando le strade saltavano in aria, e manifestanti come topi quando il gatto non c’era, o stava in gabbia, o era esso stesso il un nuovo “Pifferaio Magico”.
E’ bastato credere in qualcuno per esser stato poco dopo deluso, perché alla fine gli ingredienti erano sempre quelli ed il Totò Termini di turno, qualunque ricetta avesse avuto in mente, alla fine sempre la famosa “cucuzza” avrebbe dovuto propinarci.
Ed è così che avendo visto la storia attraverso i racconti dei mitici “antichi”, alla fine, chi ha vinto sono stati loro, quelli seduti sul marciapiede all’ombra a guardare lo spettacolo in strada, a sentire lo “scruscio di scupa nuova” del Totò Termini di turno, la ricetta di cambiamento del momento.
Hanno vinto i “Gattopardi”, coloro che hanno sempre guardato le risse per attendere il vincitore e supportarlo, hanno vinto i saggi che hanno sostenuto i combattenti dopo le battaglie, hanno vinto coloro che non hanno mai scommesso ma che a cavallo di un “tavolo di baccarat” hanno saputo puntare la posta su entrambi i lati del tavolo e quando si trattavi di “roulet”, puntando oltre che sul rosso ed il nero, anche sullo zero, vincendo poco, ma vincendo sempre.
Ah quanti Totò Termini e quante ricette sono passate, ma vi ricordate di almeno un eroe che sia morto durante l’apice del suo successo o addirittura ricco? Gli eroi muoiono sempre dopo esser stati vilipesi per poi esser ricordati nel nome di una scuola prima che altri eroi contemporanei ne sostituiscano il nome nel ricordo. Non esiste una scuola dedicata a Totò Termini, ma se ci penso neanche ai “Fratelli Pisacane” che oggi potrebbero far credere ai giovani trattarsi di una azienda di import-esport.
Ora che ci penso mi ricordo alle scuole elementari di Salvatore Termini ……….. nooooooooo, era un mio compagno di banco, troppo piccolo per aver fatto tutto questo danno!