Io che sono nato nella 5° città d’Italia e 31° comune europeo e che qui vivo nella capitale della Trinacria, insieme ad altri 656.259 abitanti;
Io che dalla Conca d’Oro guardo il Tirreno e mi proteggo con i monti Cuccio, Gallo e Pellegrino e che fui bagnato dal Kemonia e il Papireto e che oggi mi specchio nell’Oreto;
Io che ho un clima eccezionale e che se sento freddo ho 7 gradi ma se c’è scirocco, so sopportarne più di 40;
Io che fui Zyz, Panormos e Balarm, ma che abitai le grotte dell’Addaura fin dal Paleolitico e dal Mesolitico;
Io che ho una millenaria storia alle mie spalle e che fui Fenicio, Greco e poi Romano; che vidi i Vandali ed il Bizantino Belisario; che ebbi gli Arabi ed i Normanni e che fui Svevo e fino ai “Vespri” anche Angioino; poi Aragonese, Iberico e Borbone; ed infine vidi transitare Garibaldi, il Duce e gli Americani;
Io che vivo nella città che fu di Ernesto Basile, Cagliostro, Meli, Pitrè, Scarlatti ed il Serpotta;
Io che sono quindi “U miegghiu” ed a me che sono “Io” avrò il diritto di sporcare la città “di tutti”, guidare parlando al telefonino, fumare in presenza di divieti, parcheggiare davanti gli scarrozzi o in doppia fila e saltare turni;
Io che credo a “Cappiddrazzu” e non pago a “nuddru” vi dico solo “cu è fissa si stavi a casa” e tanto “cu veni doppu cunta i passi”!!!!! Tanto …………………
Io sono Io, ma “che è mio u cani”???? (F.to Epruno)
Editoriale 3° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"