Non si può dire di aver vissuto se non siamo riusciti almeno per una volta a fare felici qualcuno.
Senza la componente “Amore”, la nostra vita si ridurrebbe allo stato animale e forse peggio, di mangiare, defecare e dormire, al solo fine di sostenerci.
Noi siamo “Amore” ed anche se siamo agnostici, non possiamo negare che veniamo al mondo attraverso un atto d’amore e pertanto l’egoismo non è nelle nostre corde.
Personalmente non riesco ad essere felice pienamente se attorno a me c’è gente infelice ed allora tento sempre di condividere le emozioni positive con chi mi circonda, mentre metabolizzo in rigoroso silenzio e da solo le cose negative che mi accadono per non dare ulteriore pena al mio prossimo.
Si sono cresciuto con i principi del “Libro Cuore” o con l’asserto “Collodiano” che i bimbi monelli, prima o poi finiscono in “Prigione o all’Ospedale” se a ciò aggiungete un pizzico di tradizione cattolica familiare condita con una formazione adolescenziale francescana, Eccomi!
Il mio sogno era quello di diventare ricco o importante.
Il primo desiderio penso che può essere già archiviato in quanto non più realizzabile, sul secondo dobbiamo metterci d’accordo sull’esatto significato. Ognuno che fa qualcosa ed ha un ruolo, è importante, chiedetelo al mio portiere!
Pertanto, per quello che conto, vorrei avere il potere di aiutare tutti i bisognosi, non i questuanti di mestiere, ma tutta quella gente che desidera qualcosa a realizzare i propri desideri.
Per esempio, c’è un ragazzo che da qualche tempo riempie le mura attorno alla chiesa vicino casa, di disegni orribili, ma fatti con convinzione, ipotizzando in questo contesto stradale una esposizione da galleria d’arte e da dietro i vetri, mi diverto a vedere i vari “Pazzi” che stazionano davanti la chiesa a complimentarsi con “l’Artista” ed a dare consigli utili su quale dei disegni valorizzare.
Poi penso agli altri “Pazzi”, i “Pazzi-Savi” con un pubblico di “Savi” che visitano le loro mostre nelle gallerie d’arte modera e magari comprano quei disegni per me altrettanto orribili, dandosi anche un tono.
Quanto sarebbe bello poter andare da questo giovane e potergli dire: “vieni con me, da domani esporrai nel museo pubblico “Tizio e Caio” o alla sede della fondazione “Filano e Martino””.
Quanto sarebbe bello poter leggere una luce di felicità dietro quegli occhi e quanto costerebbe alla collettività?
Nulla, …… soltanto un po’ di ipocrisia analoga a quella che spendiamo per dare giudizi alle opere dei “Pazzi-Savi”, facendo finta di capire d’arte moderna ….. se siete importanti …. Fatelo! ……… Basta poco …