…..Che caldo! Ero sceso da casa normalmente, avevo svegliato come ogni volta il portiere assorto come un gatto sul bancone della portineria e dopo un giro in zona, mi ero diretto verso la barberia del “povero Salvatore”, come di consuetudine, per avere notizie, visto che ormai erano trascorsi più di sei mesi da quel maledetto viaggio di capodanno in Kenya. Giunto li davanti vedo uscire con una scopa in mano un imponente omone nero come la pece, ed istintivamente io esclamo “Oddio, Nunzio …. Che cosa le è successo!!!” …. E l’uomo di contro … “Io, no Nunzio, ..Io Mutombo!!!” Lo avevo scambiato per il mezzo braccio di Salvatore ed invece, costui era un “picciuttazzo” alto quasi due metri, di indubbia provenienza africana, il quale visto il mio stupore continua … “Io capire, uno momento ……” e rientrato, meraviglia delle meraviglie ritorna in compagnia di una persona a me familiare ma in quel momento irriconoscibile, abbronzatissimo, in costumi variopinti tribali, una collana di denti di animali al collo ed i capelli fatti con minuscole treccine che appena vistomi, mi si avventa contro festoso come per abbracciarmi. “Dottore, ma veramente non mi riconosce …… Salvatore sono ….. il suo barbiere!” E davanti al mio sguardo perplesso l’uomo continuò “Lui Mutombo, Dottore, Me frati …. Non si può capire ….. se sono qua e sono ancora vivo, io devo tutto a mio fratello Mutombo che mi ha salvato la vita ….. (iniziando a piangere) …..in tutto quel macello ….. la rivoluzione, le fiamme , la galera …… una tragedia Dottore!!!!!” E li iniziò a raccontare la sua rocambolesca avventura vissuta in questi mesi, dal momento nel quale aveva poggiato piede nel continente africano per fare il viaggio esotico in compagnia della moglie, al momento in cui trovatosi tra i tafferugli aveva perso di vista la sua signora, al momento del provvidenziale incontro con Mutombo. A quel punto Salvatore mi invitò a prendere visione delle novità apportate nella barberia e fu tanto il mio stupore nello scoprire un posto completamente trasformato, pieno di oggettistica portata con se dall’africa ed al centro di tanta roba, un altarino con una foto illuminata da lumini. Salvatore accortosi che stavo fissando la foto, commosso mi disse: “Dottore, …. La buonanima!!” ed io ….. “E Salvatore ….. lo ricordo appena, ma che brava persona che era vostro padre!!!” .. e Salvatore preso di soprassalto mi rispose “Dottore! Ma quale mio padre? Questa è la buonanima della mia signora!!!” Credetemi, avevo la faccia sotto lo zerbino per la cattiva figura, ma non ci potevo fare nulla, e dovetti forzarmi per non scoppiargli a ridere in faccia, non avevo mai visto una donna così brutta, ma brutta, neanche in foto, definirla un transessuale brutto, non basterebbe a farsi un’idea e costituirebbe una offesa per queste persone, ma trovai la forza per dirgli “Salvatore, il Signore da … ed il Signore toglie!!!” e lui “Dottore, fino ad ora, non si hanno notizie, ma nel mio cuore, non c’è più speranza. Meno male che la disgrazia mi ha dato Mutombo”. Nel frattempo, Nunzio il garzone di bottega che spolverava con aria stizzita e mandava occhiate verso il nuovo fratello nero del principale, approfittando del momentaneo allontanamento di Salvatore, si avvicino a me sussurrandomi all’orecchio “lo vede Dottore, questi turchi vengono qui in Italia, a fregarsi il lavoro della povera gente!! Ed è solo l’inizio”. Poco dopo il principale ritornato nella stanza con una fotografia in mano che mostrava una foto di gruppo in un villaggio mi disse “lo vede Dottore….. questo è il villaggio di Mutombo, dove sono stato curato e rispettato come uno di loro …. E la vede questa è la sua famiglia.” Poi, dopo una pausa, avvicinatosi al mio orecchio e con tono confidenziale ed a voce bassa mi disse “Dottore, le devo confessare un segreto! I negri o i turchi come li chiamiamo da queste parti, è gente come noi!!!!!” ………… Ed io … “Bentornato Salvatore. Mi mancava la tua saggezza!!!!” …. Un Abbraccio…..il Vs. Epruno.