Carissimi …. Certo che noi siciliani siamo veramente unici. Ne sono stato sempre convinto ma a maggior ragione in questi periodi ne ho acquisita la piena certezza. Sembrerebbe, a sentire le cronache attraverso i mezzi d’informazione che il mondo attorno a noi stia cambiando rapidamente, preso da una crisi economica globale che investe tutto il pianeta e per la quale se un grosso colosso finanziario fallisce in America settentrionale, le conseguenze si piangono anche nello Zambia (per fare un nome a caso) figuriamoci in Europa, figuriamoci in Italia, per non parlare delle conseguenze per la Sicilia.

Il Siciliano è sempre lontano da tutto ciò che succede intorno a loro e per secoli ha imparato solo a lamentarsi, ma è lontano dall’indignarsi e quindi dal dare una determinante e partecipe svolta alla sua condizione. C’è chi ha attribuito questa peculiarità alla storica predisposizione della Sicilia alle dominazioni susseguitesi. C’è chi ha tentato di vedere l’Italia in quanto nazione unione di un frazionamento di principati e di stati feudali come una continuità dello status di dominazione per una terra che ha ospitato il parlamento di Federico II e che ne conserva i resti, dimenticando che anche lo “stupor mundi” era uno straniero.

Ma come dicevamo il Siciliano è unico e lo si comprende anche in quelle gustose interviste per strada fatte dalle TV locali. In queste circostanze e come se lui si guardasse aldilà dello schermo prendendo le distanze da se stesso.

Quante volte abbiamo visto un “omone” lamentarsi perché ad esempio, davanti casa propria, il cassonetto dei rifiuti trasbordava di sacchetti della spazzatura e perché la “gente” approfittando della mancata raccolta lasciava in modo scomposto e incivile

l’immondizia per strada. La cosa divertente per me è stato sempre il notare come in questi filmati, accanto a colui che denunziava i fatti, c’era anche un capannello di persone che si associava alla protesta annuendo e spesso esclamando: “schifiu”!!!!

Ecco, vedendo ciò, si ha chiara la natura del siciliano e del suo concetto di “gente” che più esteso potrebbe definirsi “cosa pubblica” dalla quale prendere le distanze come qualcosa che non ci appartiene, ma imposta dall’alto, da fuori comunque.

Sembrerebbe, paradossalmente, ascoltando interviste come queste che il soggetto addetto alla raccolta della spazzatura, sia lo stesso, che per “sfregio”, la notte, depositi l’immondizia davanti casa nostra, come se non fossimo “noi cittadini” stessi, trovando il cassonetto pieno, a buttare il sacchetto della spazzatura per strada fuori dagli appositi contenitori. Quindi, essere in grado di creare il
Per loro sempre un posto in prima fila, da spettatori passivi, pronti a dire “vinciemmu” o “pirdieru”!!! Forza Sicilia, Forza Palermo ……Un abbraccio, Epruno.problema spesso per una cattiva educazione civica e poi prenderne le distanze e lamentarsi della situazione finché, un soggetto esterno non intervenga, con “noi” spettatori, a risolverci il problema! Avendo fatto una riflessione su questo aspetto caratteriale, siamo in grado di motivare il tutto, a partire dal rapporto che il siciliano ha con la politica, con il potere di delega. Se vogliamo anche il rapporto che i palermitani in questo caso, abitanti della capitale della Sicilia, hanno con la propria squadra del cuore, risorta dalle ceneri e portata ai successi della serie A grazie all’intervento d’imprenditori “esterni“, venuti da fuori e figlio di questa logica.