Carissimi ….Vi ricordate la pubblicità di qualche hanno fa, “Eh si…sembra facile…!” Proprio così, la vita sembra diventare sempre più difficile per tutti ai nostri giorni. Si fa presto a dire “beato questo”, “beato quello” oggi non si salva nessuno. Parliamo di occupazione. Basta guardare gli slogan delle manifestazioni di piazza, per molti anni si gridò “la fantasia al potere”, poi passarono gli anni e si gridò “casa, casa, casa”, ma il tempo inesorabilmente portò a chiedere “casa e lavoro, casa e lavoro”, finché ai giorni nostri inesorabilmente si gridò soltanto “lavoro, lavoro, lavoro!!” Eh si …sempre più difficile la vita, la tecnologia ha cambiato il mondo del lavoro, siamo in un era post industriale, siamo nel futuro e se andiamo a ritroso a rammentare i film di fantascienza, ci rendiamo conto che sono passati otto anni dalla probabile “odissea nella spazio” e di come tante previsioni di incontro di civiltà aliene sono state realisticamente soppiantate dall’incontro di alieni nella nostra società, ma di civiltà, neanche a parlarne! Abbiamo attraversato l’era del “socialmente utile”, precario a vita, oggi in via di progressive stabilizzazioni e con questi provvedimenti speciali, da noi come sempre diventati ordinari, grazie alla grande abilità di far diventare il transitorio, definitivo, abbiamo azzerato quella parolina che chiamavasi “concorsi”. Erano tempi in cui si metteva la gente nella condizione di dover concorrere con le proprie capacità (almeno la maggioranza) per poter ottenere il “posto fisso”, poi un giorno per capirci tutti, l’arbitro in occasione del “frichicchio” o “palla in due”, invece di lanciare il pallone per aria, lo prese e lo affido ad uno dei due. Terminò quindi l’era degli “eletti” e si passo drasticamente all’era degli “unti dal signore!!” E così fu per tutto, anche per la politica, poiché si giunse anche all’abolizione delle “preferenze” e quella che dalle nostre parti era diventata una delle poche “opportunità di lavoro” era stata di fatto “socialmente utilizzata”. Anche per volere fare il mestiere di politico, ci volle chi ti dicesse “Tu, vieni qua!!” Il pane è diventato duro per tutti, personalmente scelto il lavoro “intellettuale” avevo chiaro il concetto che “il panettiere”, “colui che apriva l’acqua in città” facesse un lavoro certamente più pesante del mio, già per il solo fatto che dovesse fare delle mattinate. Oggi inizio a perdere anche queste certezze, prendete un “povero” Assessore che ogni giorno deve fare mattinate perché gli telefona posto casa una trasmissione radiofonica-televisiva di una emittente locale, chiedendogli: “la scaffa di via Paolo Rossi è stata riparata?” “Perché non arriva l’acqua a casa del Sig. Giuseppe?” “Perché Pasquale non può entrare nella sua casa popolare?” Alle 7.30 della mattina!!! Ma perché non ce ne erano impiegati addetti che potevano dare queste risposte? Eh si…. sembra facile…..Un abbraccio, Epruno.