Donna corvina per sempre giovane, in posa snob, vestita di un abito di velluto nero con una lunga e imbarazzante collana di perle al collo, gioiello su un gioiello.
Noi non c’eravamo eppure è questa l’immagine che di lei conserviamo grazie all’arte di Boldini che affidò al tempo l’istante di un mito, come un moderno selfy concesso da una persona importante.
Luce che seppe mantenersi in grande dignità attraverso l’amore, le disgrazie e il dolore.
Donna invidiata da chi non osò competere, non per censo o per bellezza, ma per pari classe.
Noi non c’eravamo per banalizzarci nei pettegolezzi …. racconti di un grande amore o di tradimenti, di viaggi, di lontananze e di ritorni come di regali e pentimenti.
Racconti di un donna mito, per l’epoca, che eguaglia e supera il suo uomo.
Noi non c’eravamo la videro andar via e ritornare, almeno in quello che fu di lei definitivamente.
Anche alla sua immagine toccò la stessa sorte, recuperata dall’oblio grazie alla generosità altrui.
Destino di chi desidera ritornare per restare…. volontà che va rispettata da chi ama raccontare di un mito
di una lontana Palermo felicissima e dall’immagine a lei legata, di una Regina senza regno, ma regale come poche.
(Scritto e Letto nel 2° Episodio di Status Donne – Su CTS – Format di Paola Carella)