Archivio per la categoria: La Voce di Epruno (Epruno in Radio)

Fughe Coraggiose – “La Voce di Epruno” 6°p.


EDITORIALE – PARTE 1  Editoriale

 

La Voce di Epuno – PARTE 1 – Radio Londra, Editoriale, Introduzione, Radio Londra

La Voce di Epruno – PARTE 2 – Manfredi Agnello, Almanacco di Antonio

La Voce di Epruno – PARTE 3 – Ventresca, Prof. Spread, Tormento, Finale

 

 

Eccoci al sesto appuntamento di questo terzo anno. Accanto a me il sempre bravo conduttore Mario Caminita e Rino Sparacino alla regia. Mario ha letto l’editoriale da me scritto per questa occasione, che trattava i grandi temi della settimana dedicati con particolare attenzione ai naufragi, grandi e piccoli. Il primo ospite è stato il Manfredi Agnello (Eprunista, Consigliere Comunale e già in passato nostro ospite), con lui abbiamo parlato del “latte scaduto” e della residua attività del Consiglio Comunale prima della scadenza naturale del mandato. Non si poteva con Manfredi non affrontare il tema dei “Plateatici” (Gazzebi). Abbiamo ritrovato i messaggi di “Radio Londra” del Colonnello Mc Castrur (Karmel). Abbiamo avuto il primo vero contributo da Roma del Ns inviato Prof. Spread, dal chioschetto del Ventresca. Inoltre abbiamo avuto eccezionalmente entro l’orario stabilito, Tormento. Tradizionale Almanacco di Antonio da Milano.

File sonori della puntata in onda: Sabato 21 Gennaio 2012 alle ore 11.00, con repleche: Domenica 22 Gen (ore 9.00 ed ore 20.00); Lunedì 23 Gen (ore 6.00); Mercoledì 25 Gen (ore 23.00) –

 

FUGHE CORAGGIOSE

Capitani Coraggiosi! Non è di Disko Troop che parliamo e quindi nulla a che vedere con di Rudyard Kipling, con i suoi personaggi, dotati di grande coraggio e abilità, il loro esprimersi con poche parole, con la esternazione di sentimenti quali la lealtà e la solidarietà degli uomini di mare.

Parliamo del mare come metafora, e prendiamo ad esempio calzante la figura del comandante di un nave che davanti ad  un naufragio, secondo il codice della navigazione, “è tenuto a utilizzare tutti i mezzi e le risorse a sua disposizione per salvare la sua nave” ed “a seguire in tutti i punti, le procedure interessate in caso di abbandono nave, a salvare i documenti principali della nave ove possibile” e con correttezza, abbandonare la nave per ultimo, dopo averne messo in salvo tutti gli occupanti.

“Torno Subito”!……… Quante volte come Cliff e Halley di Crimini e Misfatti ci siamo innamorati della profondità filosofica del nostro professor Louis Levy di turno? Quante volte anche noi ci siamo affidati a qualcuno che reputiamo capace, migliore di noi, prendendolo a riferimento per la nostra vita, per rimanere spiazzati nel momento in cui costui dall’alto della sua grande saggezza, si getta dalla finestra lasciando un bigliettino con una banale scritta: “Torno Subito”!

O capitano! Mio capitano! ….. Non è neanche una poesia di Walt Whitman che canta la morte di Abraham Lincoln e neanche il filo conduttore scelto da Peter Weir per il suo “L’attimo fuggente”, poiché in questo caso non è l’attimo a fuggire, ma l’uomo, con tutti i suoi limiti L’Arte della fuga! ….Non è Bach Johan Sebastian con i suoi geniali virtuosismi, ma un uomo furbetto da sempre chiuso nel “suo quartierino” che fugge in un momento di massima distrazione.

Ma ci vuole anche arte, a sottrarsi ai propri doveri, prima che la propria barca affondi definitivamente, quando non c’è più nulla da fare, a pochi metri dalla riva.

Ad un uomo possono perdonarsi le debolezze, ma non si perdonerà mai il ruolo! Si può giustificare un uomo attempato che perda la testa per una donna più giovane, dimenticandosi di tutto, della sua famiglia, del suo lavoro, ma non si giustificherà mai lo stesso uomo se gode di successo, ed ancor più se è stato scelto per la guida di altri uomini. Costui, non potrà mai sbagliare, a Lui non sono permesse debolezze, perchè Lui deve essere il migliore.

Purtroppo non è sugli scogli, o nelle conferenze stampa di addio che dobbiamo cercare i motivi delle debolezze e delle fughe, l’uomo è uomo con tutti i suoi limiti, ma nella nostra ormai risaputa e provata incapacità a sceglierci i leder e le guide degne di questo nome!

AUDIO EDITORIALE – PARTE 1 – SM – Editoriale

La Storia e la Memoria – “La Voce di Epruno” 5°p.

 

EDITORIALE – EPRUNO 14-01

La Voce di Epruno – PARTE 1 – Editoriale, Introduzione, Radio Londra

La Voce di Epruno – PARTE2 – Vicè Tanania, Almanacco di Antonio

La Voce di Epruno – PARTE3 – Athos, Finale

 

 

 

Eccoci al quinto appuntamento di questo terzo anno. Accanto a me il sempre bravo conduttore Mario Caminita e Enricuccio Mosca alla regia. Mario ha letto l’editoriale da me scritto per questa occasione, che trattava il tema di come dimentichiamo subito gli eventi e rifacciamo sempre gli stessi errori. Il primo ospite è stato il mitico Vicè Tanania (Eprunista, Consigliere Comunale e già in passato nostro ospite), con lui abbiamo parlato del proliferare di candidati a Sindaco nella Sinistra a Palermo, dei redditi dei politici nell’Amm.ne Comunale pubblicati da repubblica e dell’ordinanza sindacale che proibiva i botti a fine anno. Abbiamo ritrovato i messaggi di “Radio Londra” del Colonnello Mc Castrur (Karmel). Abbiamo avuto il piacere di conoscere di presenza il Ventresca che davanti il portone attendeva Tormento che non si è fatto vedere ovviamente. Tradizionale Almanacco di Antonio da Milano. Abbiamo infine raccolto la testimonianza di Athos che ci ha raccontato su come alla Marinella l’ordinanza sindacale sui botti è stata ottemperata.

File sonori della puntata in onda: Sabato 14 Gennaio 2012 alle ore 11.00, con repleche: Domenica 15 Gen (ore 9.00 ed ore 20.00); Lunedì 16 Gen (ore 6.00); Mercoledì 18 Gen (ore 23.00) –

 

LA MEMORIA E LA STORIA

Mi perdo sovente a raccogliere dettagli della realtà, quando tutta la nostra attenzione viene richiamata da altri oggetti di interesse.

Mi sforzo di non perdere di vista uno dei “valori” determinanti della nostra epoca, “la memoria”.

Si perché quella che era una volta considerata una “dote”, una grossa capacità, oggi rischia di diventare purtroppo un “valore distintivo”!

Fin dai tempi della scuola, subivo il grande fascino della “storia”, trovavo interessantissimo conoscere cosa eravamo stati, la nostra provenienza e quali fossero state le nostre radici.

E pur vero che da sempre la storia viene scritta dai vincitori, occultando la “voce della memoria” spesso con un opera di mistificazione.

Ma se avessimo studiato bene la storia, ci saremmo accorti immediatamente che l’effetto e l’interpretazione di ciò che globalmente accade oggi, trova conferma nelle peculiarità caratteriali e dei costumi, e nella ripetizione di certi atteggiamenti storici.

Ad esempio il comportamento inglese, francese, tedesco e l’atteggiamento italiano davanti agli eventi storici è da sempre stato lo stesso e non bisogna lamentarsi se dall’estero spesso non si fidano di noi, a causa della difficoltà di inquadrare in quale fase politica noi ci troviamo.

All’estero sanno che siamo da sempre un grande popolo, ma hanno necessità di sapere che nazione siamo in quel determinato istante, vista la rapidità con la quale sappiamo passare dall’affollamento di un piazzale all’altro, sapendo osannare i nostri miti in piedi e vilipenderli sottosopra.

Quello che ancora ci manca è la serietà di iniziare una “partita” con una squadra ed evitare di finirla nelle file della squadra avversa, nella unica necessità di sopravvivere a qualunque evento, di vincere a qualunque costo.

Ecco, se imparassimo a perdere per una volta, potremmo imparare a costruire finalmente le nostre vittorie, ed acquisire per una volta e per tutte il rispetto altrui, noi che siamo gente da sempre votata al “vinciemmu e pirdieru”!!!

Se a vincere sono sempre gli stessi che migrano per tempo, da una parte all’altra, se a vincere è sempre il “Gattopardo”, non potremo mai confrontare due modelli diversi, al solo scopo di crescere, imparando dagli errori della controparte, per migliorarci all’atto del nostro turno.

Con la poca memoria che da qualche tempo ci contraddistingue, rimarremo sempre irretiti dai soliti “fotti popolo” artisti del trasformismo, che periodicamente si ripropongono.

AUDIO EDITORIALE – EPRUNO 14-01 A – Editoriale

Ognuno è ciò che è – “La Voce di Epruno” 4°p.


EDITORIALE – Editoriale

 

La Voce di Epruno – PARTE 1 – Editoriale, Introduzione, Radio Londra, Prof Spreed

La Voce di Epruno – PARTE 2 – Mario Incudine, Almanacco Antonio

La Voce di Epruno – PARTE 3 – Er Ventresca, Giomba, Finale, Prof De Cazbustung

 

 

Eccoci al quarto appuntamento di questo terzo anno. Accanto a me il sempre bravo conduttore Mario Caminita e Daniele Campanella alla regia. Una puntata veramente movimentata ma impreziosita dai contributi esterni.

Mario ha letto l’editoriale da me scritto per questa occasione, che trattava il tema dell’orientamento dell’opinione pubblica. Il primo ospite è stato il mitico Mario Incudine (Neo Eprunista, Cantautore http://www.marioincudine.com ), con lui abbiamo parlato delle eccellenze che nel suo campo la nostra terra produce e successivamente del prossimo LP previsto per i primi di Aprile. Abbiamo ritrovato i messaggi di “Radio Londra” del Colonnello Mc Castrur (Karmel) ma in questo caso un guasto della Radio magica regalataci da Tormento ne abbiamo sentito delle belle. Tradizionale Almanacco di Antonio da Milano. La nuova squadra di inviati ci ha fatto conoscere oggi Giomba, il nostro esperto di informatica e del web che ci ha parlato della Classifica delle Pagine Facebook relative alle radio private e dello straordinario primato di Radio Time. Abbiamo cercato inutilmente Libero Tormento dopo l’equivoco del telefonino con il virus e dei messaggi partiti involontariamente per i nostri amici ed inviati.

Un grazie anche al nostro “sponsor” personale che quest’anno finanzierà le nostre dirette da Montecitorio (Er Ventrasca – La Mejo Porchetta de Roma) ………….. al quale il ns. Tormento con i suoi equivoci ha lasciato un così detto “tappo” da 250 coperti in occasione della notte di San Silvestro. Comunque abbiamo conosciuto il Prof. Spreed, di ritorno dalle vacanze che ci aiuterà a capire in futuro l’economia globale.

File sonori della puntata andata in onda: Sabato 7 Gennaio 2012 alle ore 11.00, con repleche: Domenica 8 Gen (ore 9.00 ed ore 20.00); Lunedì 9 Gen (ore 6.00); Mercoledì 10 Gen (ore 23.00) – 

 

OGNUNO E’ CIO’ CHE E’

Ognuno è un elemento pensante dotato di un suo raziocino.

Amo i cori, ma soltanto quelli musicali, scritti e pensati in armonia per costituire un tutt’uno perfetto e gradevolmente ascoltabile. Non amo i cori di “opinione”, per intenderci quel dire “è opinione comune”, poiché dietro questa opinione comune spesso, si nasconde il grande inganno. Spesso si nasconde un “Grande Fratello”. Ma quando i giornali ed i mezzi di informazione uniformano le prime pagine, personalmente qualcosa non mi “convince”!

Siamo entrati in un periodo di crisi e non si fa che parlare di altro. Alcuni lo hanno scoperto dalla stampa, altri non lo hanno ancora scoperto, ma fino a qualche giorno fa, tutto andava bene, perché ce lo dicevano gli stessi giornali ed allora quale era la nostra preoccupazione? A giudicare dai media, il chiodo fisso per l’opinione pubblica era quello di sapere su come il proprio “anziano” leader, passava le nottate in casa propria ad organizzare festini. Quanti talk-show televisivi, pieni di politici che litigavano su questo argomento. Dedicavamo sedute del parlamento su questi argomenti. Eppure, anche allora chiudevano le fabbriche, la gente non trovava lavoro, il paese non cresceva, il debito pubblico era galoppante ….

In un istante, però, tutto cambia e diventiamo un paese che ha bisogno di sobrietà, sostituiamo un anziano leader eletto, con un anziano leader nominato, ma sessualmente più misurato, dopo aver scoperto che tutto va male, perché ce lo dicono gli stessi giornali di prima! A sentir loro, a questo punto il pensiero unanime dell’opinione pubblica è quello di sapere perché guadagnino così tanto i parlamentari! Eppure le fabbriche continuano a chiudere, la gente perde il lavoro ed il paese non cresce anzi va in recessione!

Ma ne allora, ne adesso vediamo un titolo che si occupi del vero problema! Di come siamo giunti a questo punto e soprattutto di come uscirne. Balena la sensazione che qualcuno ci voglia distrarre dai veri problemi. Che ci sia un unico obiettivo, “delegittimare la politica”, fatta si oggi, da discutibili interpreti, ma sempre unico legame di espressione popolare democratica per determinare le sorti della cosa pubblica?

Sono certo che il problema non è quanti siano, chi siano e quanto guadagnino, ma se realmente siano all’altezza del ruolo e soprattutto cosa facciano per governare saggiamente per il benessere del “Paese”. Forse, mentre facciamo loro i conti in tasca, il nostro futuro si impoverisce, mentre per loro sono passati altri 5 anni, pronti nuovamente rilucidati a richiederci quel voto affinchè tutto cambi per restare come prima!

AUDIO EDITORIALE – EPRUNO 07-01 – PARTE 1 – SM mono – Editoriale Podcast

VERRA’ UN GIORNO….

Se doveste fare voi un bilancio di questo anno che si va a chiudere sono sicuro che non sapreste giudicare se questo anno è stato veramente un annus orribilis, un anno cattivo o un buon anno!

Vi lascereste influenzare da PRADA che apre a Palermo o dallo Spred che supera i 520 punti?

Sentireste realmente la pressione di una economia globale che ci ha portato sull’orlo del baratro, o cavalchereste l’ottimismo della nostra classe di parlamentari a qualunque livello di rappresentanza che vota compatta per scongiurare qualunque abbattimento dei loro compensi?

E quando imbottigliati con la vostra utilitaria, in mezzo al traffico vi troverete circondati da SUV sempre più grandi ed accessoriati, penserete ai sacrifici che vi attendono, o avrete un moto di ribellione al solo dubbio di una società a due velocità?

Se c’è Prada e ci sono i SUV ci sono anche i soldi, il problema è che questi rimangono nascosti e non circolano più come prima.

Non vi balena mai il sospetto che queste due società posseggono velocità differenti proprio perché una da sempre rispetta le regole e viene chiamata a fare sacrifici per l’intera collettività e l’altra da sempre gioca sporco nell’ombra, e si arricchisce ai danni della prima?

Che motivo avrebbe quest’ultima di essere pessimista?

Non siamo mai stati un popolo di virtuosi, la realtà sta nel fatto che prima di tangentopoli e di tutte le leggi sulla tracciabilità dei capitali, ci si vantava di dire che la “pecunia non olet” ed il denaro girava, veniva speso nei negozi, creava opportunità di lavoro.

Oggi quella stessa pecunia non certamente frutto di stipendi, viene depositata magari in paesi che spesso ci fanno la morale giudicandoci popolo di fannulloni o di “spaghetti, chitarre e manduline” mentre si arricchiscono senza alcuno scrupolo con le loro “grandi lavatrici” togliendo “l’olet” del nostro denaro sporco e lo custodiscono procurandosi profitto.

Immaginate di sedervi ad un tavolo da gioco dove voi rispettate le regole e gli altri no, quando potrete mai vincere? E la nostra speranza?

Non preoccupatevi, quanto sopra ……. vedrete non durerà, poiché stretta troppo la cinghia più nessuno potrà permettersi di non chiederà lo scontrino o la fattura, ed il furbo non potrà più nascondersi!

E sarà lo stesso, per quanto concerne l’economia globale ed i paesi emergenti quali l’India e la Cina che hanno scoperto oggi il capitalismo attraverso lo sfruttamento di maestranze che senza garanzie lavorano 20 ore al giorno, ma verrà anche da loro il giorno in cui alla loro porta busserà il primo Sindacalista ed allora saranno amari … BUON ANNO.

AUDIO EDITORIALE – La Voce di Epruno del 31 Dicembre 2011

Oggi alle ore 11.00 gli Auguri di un Buon 2012

Un Abbraccio – “La Voce di Epruno” 2°p.


EDITORIALE – “Un Abbraccio” TESTO EDITORIALE

La Voce di Epruno – PARTE 1 – Editoriale, Introduzione, Radio Londra

La Voce di Epruno – PARTE 2 – Stefano Santoro, Almanacco Antonio

La Voce di Epruno – PARTE 3 – Er Ventresca, Giusina da Milano, Franzino, Finale

 

Eccoci al secondo appuntamento di questo terzo anno. Accanto a me il sempre bravo conduttore Mario Caminita e Enricuccio Mosca alla regia. Il periodo di feste, in una radio commerciale coincide (e meno male) con grosse fasce pubblicitarie ed una ridotta parte parlata. Di ciò ne fanno le spese speso gli ospiti, non avvezzi ai ridotti tempi telefonici.

Mario ha letto sempre con la sua voce piena di fascino, l’editoriale da me scritto per questa occasione. Il primo ospite è stato l’Amico Stefano Santoro (Neo Eprunista, Avvocato ed Ass. al Turismo del Comune di Palermo), con lui abbiamo parlato del Natale a Villa Trabia. Abbiamo ritrovato i messaggi di “Radio Londra” del Colonnello Mc Castrur (Karmel)  e l’Almanacco di Antonio da Milano. La nuova squadra di inviati ci ha fatto ritrovare Giusi Battaglia o Giusina da Milano che ci ha parlato della Francia Corta e della cucina …. Infine, abbiamo cercato ed aspettato inutilmente Libero Tormento insieme a Franzino, di passaggio per proporre un affare comunitari legato ai suoi “Uccelli Totuccio”! Un grazie anche al nostro “sponsor” personale che quest’anno finanzierà le nostre dirette da Montecitorio (Er Ventrasca – La Mejo Porchetta de Roma) ………….. che sa da fa ppe campa!

File sonori della puntata andata in onda: Sabato 10 Dicembre 2011 alle ore 11.00, con repleche: Domenica 11 Dic (ore 9.00 ed ore 20.00); Lunedì 12 Dic (ore 6.00); Mercoledì 14 Dic (ore 23.00)

 

UN ABBRACCIO

Termino quasi sempre qualunque corrispondenza con la parola “Un Abbraccio”. Il motivo di tale saluto, sta nel significato ma soprattutto il valore di tale gesto, oggi spesso sottovalutato o addirittura dimenticato.

Nella nostra terra sicula, ricordo ancora quando attorno agli anni settanta si diffuse la moda, ancora in vigore, del bacio, quale saluto anche tra uomini che desto non poco scandalo. Ebbene, questo gesto, seppur confidenziale giunse ad una sua evoluzione artificiale, in quanto di bacio non ne rimase traccia, poiché nella pura simulazione, i giovani arrivavano ad appoggiare o meglio sfiorare le guancia emettendo il suono onomatopeico del bacio. Il bacio, rispetto all’abbraccio, ha avuto valenze e significati storici tradizionali, poiché è stato da sempre un gesto legato ad un atto d’amore, ma è stato anche il bacio del tradimento.

Un abbraccio, no! Un abbraccio non è mai un gesto ipocrita. Un abbraccio è sempre stato un gesto forte, di passione, di possesso, di compenetrazione. Un abbraccio caloroso ha sempre trasmesso sentimento di affetto, stima, amore. Ci si abbraccia quando ci si deve salutare, prima di un lungo viaggio, ci si abbraccia quando ci si rivede dopo una lunga assenza. Ci abbraccia nostra madre, non appena nasciamo, paradossalmente ci abbraccia la morte quando ci prende in consegna.

Un abbraccio è cristiano, come il colonnato barocco di piazza San Pietro. Un abbraccio è apertura, accoglienza. Un abbraccio è apertura, poiché se ci riflettete nell’aprire le braccia per prepararvi ad un abbraccio esponete il petto, il vostro cuore senza alcuna protezione, sicuri e convinti che nessuno mai potrà colpirvi in quel momento. Chi abbraccia ed apre il proprio cuore, non merita di essere ferito in quel momento! C’è chi prudentemente non abbraccia chiunque, per non sottoporsi a tali rischi.

C’è chi come me, è un inguaribile ottimista ed è convinto che in ogni uomo c’è qualcosa di buono, c’è sempre qualcosa anche nascosta, al di la del suo livello sociale, del suo livello intellettuale sul quale si può costruire qualcosa di positivo, per se e soprattutto per gli altri. Il vero Eprunista non si interessa alla conoscenza del prossimo che non lo arricchisce di valori in una affinità elettiva, non ne ha il tempo!

La vita è breve, ed ogni incontro è prezioso, perché quindi sprecarlo in sole occasioni che si limitano ad appagare solo nostre carenze, senza dar nulla al prossimo. Tali incontro, non producono null’altro che non possa esser cancellato da una sciacquone.

AUDIO EDITORIALE – La Voce di Epruno del 10 Dicembre 2011