Provate a farlo con i vostri piedi se ci riuscite.
Provate a raccontarmi alla fine quanta strada avrete percorso. Provate a camminare con i vostri piedi se questi vi sostengono, provate a farlo con ginocchia ammalate o con il supporto di stampelle.
Adesso provate a guardare attorno a voi tutta quella gente che a piedi corre e provate a convincervi che “chi va piano, va sano e va lontano”!
Aimè, scoprirete che mentre voi camminate, c’è chi attorno a voi corre, non solo a piedi, ma usa qualunque mezzo per andare quanto più lontano possibile.
C’è chi utilizza l’auto, c’è chi utilizza il treno, c’è chi utilizza l’aereo non solo per arrivare prima, ma per andare più lontano, proprio mentre voi camminate.
Adesso, provate a riempirvi le vostre scarpe di pietre, di fastidiose pietruzze che in queste strade sterrate facilmente capita di imbarcare, il vostro intercedere non sarà cosi sicuro e scevro di dolori, immaginate inoltre che la vostra strada sia sconnessa ed in salita e mentre voi sudate, provate a guardare chi con le moto da cross vi supera e corre davanti a voi fino a diventare un puntino a perdita d’occhio e fin quando le gambe non vi faranno male. Avrete ancora il coraggio di dire: “chi va piano, va sano e va lontano”?
Ma l’uomo è uno strano animale che scrive le regole già pensando alle deroghe e per salire gli ardui gradini, usa e in modo improprio, “l’ascensore”!
Siete ancora convinti “che l’importante sia partecipare”?
E si! La vita è strana, ma pur sempre bella, ma occorre stare concentrati nella propria strada e nella propria camminata per arrivare comunque a qualcosa, ed evitare di etichettare il proprio transito terrestre come un vero e proprio fallimento.
E’ questo il momento in cui comprendi tante cose, ad esempio perché il cavallo con la sua carrozzella procede spedito, tenendo i paraocchi, oppure perché al velocista che corre i 100 metri piani, nella sua corsia, è dato consiglio di non voltarsi a guardare cosa fanno i suoi avversari affianco a lui o addirittura dietro, per non perdere preziosi secondi che inficerebbero il risultato finale.
Purtroppo non è pessimismo, ma sano realismo, i bilanci si fanno soltanto alla fine e con le proprie risorse, avendo contezza del punto di partenza, avendo un progetto di vita che fissi un punto di arrivo ed aggiungendo una buona dose di spezie data dalla costatazione, da me sempre ricordatavi che “la vita è in comodato d’uso” e senza alcun contratto, senza alcuna scadenza prefissata, vi verrà in qualunque momento richiesta in dietro, in qualunque stato essa sia!
Ed allora, se cammini, corri, vai in auto, in treno o voli in aereo, un segreto per essere felice è il sapersi godere quello che si ha, ancor prima di vivere nell’affanno di ottenere una nuova cosa, essere prima di tutto felice di se stessi! Questa è la vera saggezza, questa è la vera chiave di lettura di una vita, Come diceva quel tipo in carrozzella … “Questa è la vera elemosina”!