Non possiamo fare a meno di concentrarci sul concetto del prima e del dopo. Tutto può essere ricondotto a questi due avverbi.
Tutto è teoria, ma la vita purtroppo è “pratica”! Gli slogan e regole sono importanti, ma si esauriscono e banalizzano davanti alla evidenza dei fatti.
La saggezza, la santità, l’onestà, sono qualità che vanno messe alla prova prima di essere ratificate.
Si è saggi, fintanto che non si decide di uscire dalla finestra o si decide di andare in giro nudo!
Si è santi, finchè non ci si lascia ammaliare da una meretrice scivolando nella lussuria e nella perdizione!
Si è onesti, fino al momento in cui qualcuno non cercherà di comprarci facendoci una offerta che non ci lascerà dormire ed alla quale non sapremo dire no! Non importa essere saggio, santo, onesto prima, per decreto, ma è assolutamente importante rimanerlo dopo, …… dopo che gli eventi ti hanno messo alla prova!
Ma in fondo, chi è più saggio di chi messo alla prova ha saputo dire di no?
E di più, chi è più saggio di colui che messo alla prova ha sbagliato, ma ha saputo riconoscere i propri errori e porvi rimedio?
Molti, rimangono santi, bravi, onesti perché non usano la propria vita, perché non si fanno troppe domande, perché non sono curiosi, perché si accontentano!
Tanti angeli sulla carta, sono tali, perché non si sporcano, evitando con ogni stratagemma di trattare tutto quanto può dare il minimo rischio di sporcarsi e quel che è peggio, mandando avanti gli altri come cavie.
Ma se costoro sono gli angeli, i buoni, i bravi d’ufficio, penso proprio che il diavolo non deve essere poi cosi brutto come lo si rappresenta.
E’ vero, solo chi non mangia non fa molliche, ma che abilità c’è nel non mangiare?
La vita va vissuta, va spremuta, va esplorata in ogni suo angolo, poco importa se per far ciò dovremo subire ammaccature, dovremo prendere delle batoste, dovremo rischiare di sporcarci, dovremo scoprire i nostri limiti, solo dopo potremo sapere se siamo realmente santi, se siamo realmente onesti o se quanto meno siamo saggi!
Diversamente saremo soltanto un elemento di passaggio, in mezzo ad un prima, le nostre radici ed un dopo, i nostri frutti e quando sarà il tempo, diverremo anche noi soltanto radici e successivamente soltanto polvere che il vento spazzerà via senza lasciarne il ben che minimo ricordo!
Un inutile ricordo di un uomo saggio che seppe rimanere tale evitando di esporsi, di apparire, di pensare per non dispiacere nessuno e vivere tranquillo, tra un prima e dopo!