Archivio per la categoria: La Voce di Epruno – L’Editoriale

Che cosa è la Nobiltà?

Immagine piedistallo 2 piccolo ll termine “nobiltà” indica uno status privilegiato riconosciuto sia dall’autorità, sia l’insieme dei soggetti che beneficiano di tale condizione. La “nobiltà” è “la classe dominante che abbia uno statuto giuridico suo proprio che confermi e materializzi la superiorità che essa pretende e, in secondo luogo, che tale statuto si perpetui per via ereditaria.”

Inoltre secondo le definizioni enciclopediche nella descrizione della nobiltà si dice:“È ammessa, a favore di alcune famiglie nuove, la possibilità di conquistarne l’accesso, anche se in numero ristretto e secondo norme regolarmente stabilite”. Vi immaginate? ….Quale grande tentazione? La nobiltà, una casta auto referenziata con un proprio status ….. Che vi ricorda??

Si direte Voi, ma come si diventa nobili? In alcuni stati ed in alcune epoche si è tentato di attribuire al “Padre Eterno” questo potere di nomina, oggi che siamo quasi tutti istruiti sappiamo che così come sancito dai documenti costitutivi dei più grandi stati democratici, “gli uomini nascono e sono tutti uguali”.  Pertanto, forti di ciò, alle definizioni enciclopediche, ci piace contrapporre una definizione data in un film pecoreccio degli anni 70, che a proposito di “popolo nobile” in dialetto romanesco recitava: “Chi semo noi? L’Eroi! ….. E chi erano li nostri padri? .. Li Ladri!!”

Profonda ed incisiva descrizione che asseriva un concetto semplice: “il potere e la ricchezza e così la nobiltà, altro non sono che il frutto di furti, di assassini, di furbate e di sopprusi di generazioni precedenti!”  Ma se vero che i privilegi sono il frutto di nefandezze generazionali, non capisco il motivo per il quale i figli non debbano pagare le colpe dei padri. Pertanto lasciamo fuori “il Supremo” da tali responsabilità e ricordiamo che “non si può venire al mondo portandosì con se le ricchezze e non si può abbandonare questo mondo trascinando con se quanto per una vita abbiamo accaparrato”.

Ringraziamo invece il “Padre Eterno” per averci fatto conoscere la “vera nobiltà”, …… la “nobiltà d’animo” …….. e rallegriamoci non tanto per un mero britannico evento commerciale, nel quale non si percepisce nulla di “realmente nobile”……  ma per aver conosciuto ed esser stati testimoni dell’epoca di una persona cara che nelle sua grande umiltà non ha mai sbagliato anche se ci aveva dato il permesso di “corrigerlo”!

L’Unico

Immagine piedistallo 2 piccolo E’ statistico voler pensare che non può esistere una sola persona intelligente in un contesto sociale, e specialmente attorniato da tanti poveri imbecilli che calano la testa.  Se così fosse, e se la sola persona “intelligente” si ritenesse tale, saremmo davanti al paradosso di avere un contesto sociale, sia essa una città che una nazione, interamente popolata da imbecilli.

Per fortuna, l’ipotetico unico “intelligente” sa che non è così e volendo scendere nel particolare non tutti gli “imbecilli” sono tali!  Saggezza popolare dice dell’esistenza di coloro che si fanno credere stupidi per “non pagar dazio”!

Esistono poi coloro che vendono la loro apparente “stupidità” e silenzio al potente di turno, ritagliandosi ruoli di “cortigiani” nella speranza di ricevere “doni” o nella certezza di poter mantenere “privilegi” precedentemente acquisiti che mai, in un sistema di leale concorrenza, avrebbero potuto raggiungere.

Si, va bene, direte ….. E gli altri?  Se “l’intelligente” è uno solo, i suoi seguaci sono tutti “cretini”, gli altri cosa sono?    Coloro che non sono “cortigiani” cosa sono?  Nella migliore delle ipotesi, (per costoro amici dell’unico intelligente) “sono tutti delinquenti”!  Sono i veri oppositori del progresso, sono i nemici del gaudio, sono coloro che vedono il male da tutte le parti mentre potrebbero stare tranquilli, stare in silenzio, in attesa che si apra quella “maestosa” porta ed esca fuori un braccio dal quale cadano “resti” o “qualche osso” per saziare le aspirazioni o le necessità di chi è fuori.

Così, secondo chi “guida” oggi qualunque contesto ed organizzazione sociale di “nominati”, anche la nostra vita quotidiana diventa un “fiction” da guardare in tv, diventa un bell’acquario da contemplare, sapendo che nulla si possa fare per cambiarne lo stato, poiché ci sono bravi sceneggiatori che ne hanno scritto la trama.  Aimè, per tutti costoro che credono quanto fin qui detto, una triste notizia …. Se è vero che “la madre dei cretini è sempre incinta”….. È anche vero, che esistono tante persone “intelligenti”!!!

Adesso sta a noi riflettere, considerato popolo di “comodi cretini”, se questi altri “intelligenti” sono in attesa di trovare nuove strategie e dire la loro, oppure se sono già da tempo nell’ombra a muovere i fili di colui che si sente “l’unico intelligente”???????

U Turcu

Immagine piedistallo 2 piccolo Quanto tempo è passato, come sono cambiati i costumi da allora!

In una “Favorita” più piccola ma strapiena, bastavano le gesta di un “Turco” per infiammare le folle. Oggi che di “Turchi” ne vediamo tanti, oggi che i “Turchi” arrivano in quantità industriale, cominciamo a provare un po’ di fastidio. Prima, bastava incontrarne qualcuno al porto, vestito in modo stravagante, magari soltanto con un costume variopinto tradizionale della sua terra, che in noi provocava un sorriso a segno di una simpatia. Prima bastava incontrarlo con quegli “scuter scassatissimi”, trasformati in “station-wagon”, con su la moglie ed il figlio e chi sa quali suppellettili, ed ecco che in noi permaneva quel sorriso di simpatia. Prima bastava vedere accompagnate signore anziane e di rango, da servitù di colore, che si caricava della spesa che in noi si accendeva un sorriso a memoria di un lontanissimo scellerato passato coloniale. Poi ci siamo abituati “all’omino nero” che presidiava nelle notti fredde dell’inverno ed all’aperto, le pompe di benzina ed i fiorai, ed in noi si accendeva un sorriso a commiserazione di una persona che voleva lavorare. Poi abbiamo cominciato a fare abitudine con gli “spugnoni” ai semafori e con la vendita della qualunque ed ammettiamolo li abbiamo iniziato ad avere i sintomi di un primo fastidio.

Oggi, che arrivano con i barconi a flotte, tutti giovani e nella quasi totalità uomini….. Oggi, che tutti i lavori dove c’è da faticare, li abbiamo destinati “all’anonimo omino straniero venuto da lontano e spesso clandestinamente”, si è spento il nostro sorriso ……. ed in noi avanza la paura per un popolo di laureati ed intellettuali che non riesce a trovare lavoro!

E per noi che il “Turco” è stato sempre, simpaticamente, lo straniero, il diverso di pelle, venuto da lontano…… pensiamo ai tempi con nostalgia, quando un “Turco” originale di Turchia, di nome “SUKRU”, con un potente calcio di rigore, sfondò la rete allo stadio della “Favorita”……. facendo impazzire di felicità un popolo rosanero che non conosceva assolutamente il significato della parola “razzismo”!

La Campana

Immagine piedistallo 2 piccolo Quella mattina, percependo il prevalente sguardo di sdegno nei suoi confronti, il Generale Lanza passava in rassegna le proprie truppe sulla banchina, quando si sentì chiamare da un fante del 7° di linea che gli disse “Eccellenza, vedete quanti siamo? E fuggiamo via?” Lanza gli rispose “Zitto ubriacone!” e si affretto ad andare via percependo una atmosfera ostile nei suoi confronti.

Dall’8 Giugno al 19 Giugno, vennero di fatti evacuati da Palermo circa 20.000 soldati borbonici, equipaggiati di tutto, e lo stesso Generale con il suo stato maggiore, si imbarco l’ultimo giorno alla volta di Napoli, dove giunto, veniva arrestato per ordine del Re Francesco II e portato ad Ischia.

Il processo per tradimento, non verrà mai svolto, visto il precipitarsi degli eventi.

Eppure, era iniziato tutto quella mattina del 4 Aprile, con il suono della Campane della Gancia, e con l’insurrezione di 80 uomini barricati nel convento e guidata dal fontaniere Francesco Riso e sventata dal capo della polizia di Palermo, Salvatore Maniscalco, il quale informato il giorno prima da uno dei frati, Padre Michele da Sant’Antonino, aveva fatto appostare i militari borbonici del 6º Reggimento di linea nei pressi del convento.

Nel soffocare sul nascere l’insurrezione, si contarono 20 vittime, tra i rivoltosi, tra cui un frate. Francesco Riso, ferito, morì in ospedale.

Altri 13 uomini, Michelangelo Barone, Gaetano Calandra, Sebastiano Camarrone, Cono Cangeri, Andrea Coffaro, Domenico Cucinotta, Nicolò Di Lorenzo, Michele Fanaro, Giovanni Riso, Giuseppe Teresi, Liborio Vallone, Pietro Vassallo, Francesco Ventimiglia furono tratti in arresto, e nei giorni successivi vennero fucilati con esemplare sentenza ed oggi ricordati da un obelisco vagante nell’omonima piazza.

Il Tenente Generale Ferdinando Lanza, palermitano, alquanto obeso da non poter più salire sul suo cavallo, con una serie di inspiegabili errori e decisioni che destarono sospetti di tradimento ed il disprezzo delle proprie truppe e degli ufficiali che al suo cospetto spezzarono le sciabole, fu l’uomo attraverso il quale la storia si compì, scrivendo il destino della nostra città e fondamentalmente di una Nazione, l’ITALIA.

Sempre così, “gli Eroi che scrivono la storia” muoiono, chi godrà dei “frutti della storia” gli sopravviverà!

L’ITALIA era stata fatta da Palermo “Te capì caprun!!”

(“Time Magazine in The Week – La Voce di Epruno” – Editoriale VI puntata – II Stagione – 19/3/2011)

LA BUCA

“T’Amo Pia Buca”…
T’Amo perché ti conosco. T’Amo perché ti conosco da tanto tempo. Mi hai tenuto compagnia per anni, sei stata più che una ricorrenza, ancorchè ed alquando al passaggio di me si spendea la miglior parte, ed ammetto di esser stato geloso quando al tuo interno anche altri sobbalzavano …..
E superatati si odea nell’infinito silenzio a questa voce ……..“Stu cazzu i scaffa!!!!” che rimbomba lontan di villa in villa.
Poi il malcapitato cadendo si dilegua, e par che dica, “ogni vuota è tutta salute ca sinni va”……e quindi che la beata gioventù vien meno.

“T’Amo Pia Buca”…
Che pensieri soavi, e quante cose sono cambiate nella mia vita negli ultimi tempi, ma tu no, tu sei stata sempre li, nascosta dal transitare delle auto, immersa nel traffico cittadino, ma presente come poche.
Del viver che daranno a te le stelle, mi hai atteso la mattina, quando assonnato ti coprivo, transitandoti di sopra, ad ora di pranzo, quando affamato rientravo per mangiare e tornami a doler di mia sventura., il pomeriggio, quando mi permettevo un po’ di relax recandomi in palestra,
….O natura, o natura,……la sera, quando stanco di tutto tornavo a casa, ed imprecando Mirava il ciel sereno.

“T’Amo Pia Buca”…
Che è ….di quest’anni miei? che è….di me stesso?
Mi hai aiutato a tenere a memoria tutti i santi del calendario;
Mi hai aiutato a scendere tutto l’albero genealogico dei responsabili, dei tecnici e degli operai addetti alla tua cura….

“T’Amo Pia Buca”…
E notte ormai e tu mia cara Buca prendi riposo; e questa notte forse ti rimembra in sogno a quanti oggi non piacesti, e quanti invece piacquero a te, nella speranza un dì, di vederti almeno ricolma…..
Non io, Non già ch’io speri ……..

MADRE

Immagine piedistallo 2 piccolo

 

Meraviglioso termine che purtroppo negli anni è stato usato a sproposito per definire le situazioni più disperate.

La Madre è l’unica radice certa della nostra vita, ciò che ci lega alla terra, tanto da far dire un tempo ai latini “Mater Semper Certa est, Pater Nunquam”, in un mondo che costruito sugli standard maschilisti, facendo presa su evidenze biologiche e puntando sulla moralità dell’individuo, faceva mettere in dubbio la paternità.

Ad onor del vero, siamo riusciti a far confusione anche sulla maternità, da quando non è stata più la casa propria e la levatrice, ad aiutare a nascere i bimbi, ma le strutture ospedaliere, che per fortuna soltanto in pochissimi e disperati casi hanno visto lo scambiarsi di neonati, dopo il parto.

Progredendo, a dirimere il tutto ed a ridare ordine e pulizia al concetto arrivò l’esame risolutivo del “DNA” !

Si è anche detto “di madre ce ne è una sola”, ma non si è fatto il conto con chi è rimasto orfano, chi è stato abbandonato, chi è stato adottato, poiché in quel caso il meraviglioso dono dell’amore ha fatto si che si dicesse che i “figli sono di chi li cresce”.

Col tempo, si è utilizzato il termine per battezzare eventi straordinari ed unici, non sempre belli, quali “la madre di tutte le battaglie” o la “madre di tutte le indagini”, giocando sul significato di dar vita a tutto ciò che ne deriva.

Ma noi oggi vogliamo dedicare questo pensiero affettuoso alla “Madre in quanto Mamma”, a colei che ci concepisce e che ci mette al mondo, alla nostra radice, al nostro ramo, a quella forte stretta di mano che fin dai primi giorni ci da sicurezza, e che non ci mollerà mai, fino all’ultimo istante;

A colei che per una vita non dormirà per noi e che ci chiederà poche attenzioni in cambio, quando riconoscerà di non avere più le forze per continuare con la sua imparagonabile dinamicità;

A colei che ci difenderà davanti tutto e tutti, che non ci tradirà mai, che ci darà consigli, anche quando il mondo non ci comprende;

A colei che se ne avremo la fortuna, continuerà a farci sentire figli ed a rimproverarci anche quando saremo vecchi;

A colei che sarà sempre li ad aspettare una nostra visita, a colei che è una consistente presenza ma che saprà diventare, quando non ci sarà più, un incolmabile vuoto; ……………Auguri Mamma!

Editoriale 14° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"

“Tormento” avrà mantenuto la sua promessa?

“Tormento” avrà mantenuto la sua promessa?

Lo scopriremo soltanto domani alle 11.00, ascoltando Radio Time (94 Mhz a Palermo), nella 11° Puntata di “Time Magazine in The Week – La Voce di Epruno”.

Vi ricordo come sempre che le repliche vanno in onda alle ore 9.00 e 21.00 di Domenica ed alle ore 6.00 di Lunedì…………….e per dirla come “Tormento”…

“TANTI BELLI COSI”!!!!!!

Time Magazine in The Week — “La Voce di Epruno”

Su RADIO TIME 94 Mhz — Con Mario Caminita ed Epruno e con l’Amichevole partecipazione di Alessandro Torcivia nei panni del Prof. Gauss.

Sabato dalle ore 11.00 alle ore 12.00;

REPLICHE: Domenica dalle ore 9.00 alle ore 10.00 e dalle ore 21.00 alle ore 22.00 e Lunedì dalle ore 6.00 alle ore 7.00;

E Su Streaming in Radio

http://live3.streamingmedia.it/radiotime?MSWMExt=.asf

SU YOUTUBE ….. Canale Epruno ……. Basta digitare “Epruno” per trovare i podcast delle puntate precedenti (sono già in rete i contributi audio/immagini evidenziate in giallo di seguito.

1° Puntata— 6 feb 2010 — “Governare la Crescita”

Ospiti (Sergio Rappa., Antonio da Milano)

2° Puntata—13 feb 2010 — “L’Aria che Respiriamo”

Ospiti (Salvino da Roma, Manfredi Agnello.)

3° Puntata—20 feb 2010 — “Il Senso Civico”

Ospiti (Avv. Tito, Alfio)

4° Puntata—27 feb 2010 — “L’Utile Opinione”

Ospiti (Totò Scalisi, Gaetano Basile)

5° Puntata— 6 Mar 2010 — “Sono Loro”

Ospiti (Totò Scannaliato, Alfredo Venturi)

6° Puntata—13 Mar 2010 — “Non Smettiamo di Pensare”

Ospiti (Aldo Penna, Vincenzo Ruisi)

7° Puntata—20 Mar 2010 — “E ti Terrò la Mano”

Ospiti (Vicè Tannania, Fabio Lannino)

8° Puntata—27 Mar 2010 — “E un Giorno Prese L’Autobus”

Ospiti (Salvatore, Bibi Bianca)

9° Puntata—2 Apr 2010 — “Mediocrità di Mediocrità”

Ospiti (Salvo Annaloro, Totò Scannaliato, Atos)

10° Puntata—7 Apr 2010 — “Cosa Siamo”

Ospiti (Tormento, Raoul Russo, Alessandra Siragusa)

COSA SIAMO

Immagine piedistallo 2 piccolo Cosa siamo, se non la sommatoria dei nostri “errori”?

La parola esperienza, non si associa frequentemente al concetto di errore? Perché diciamo che quella particolare situazione ci ha permesso di fare esperienza? Grazie al fatto che a quella particolare occasione leghiamo uno sbaglio, perché purtroppo non vogliamo ammettere che una delle qualità nelle quali scarseggiamo, è proprio la “memoria”! Quindi tre parole, diventano fondamentali per il nostro modo di essere, “memoria”, “errore” ed “esperienza” ed il susseguirsi in questo ordine di questi termini fa si che lo “stato delle cose” permanga sempre lo stesso, proprio come sentenziava il “Gattopardo”!!!

Quindi, abbiamo “memoria corta”, rifacciamo periodicamente gli stessi “errori” e non facendo “esperienza” “cresciamo con difficoltà”! Se poi aggiungiamo che alle nostre latitudini, associamo a ciò anche il concetto di “perfezione” la “frittata è fatta”! Difatti, perché cambiare se siamo già “perfetti in questo modo”? Ed è nella immotivata ed eccessiva “autostima” che abbiamo di noi, una delle leve negative del nostro sviluppo! Abbiamo paura di metterci in discussione, sfuggiamo a qualunque tipo di “competizione” cerchiamo “furbe scorciatoie” a qualunque tipo di evento convinti che a questo prezzo, finchè dura, sarà sempre tutto di guadagnato, costringendo, le nostre migliori menti, a sostituire la “valigia di cartone” con la loro “laurea” ed andare in giro per il mondo, per non cedere alla “Rassegnazione”! – ( F.to Epruno)

Editoriale 10° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"

MEDIOCRITA’ DI MEDIOCRITA’

Immagine piedistallo 2 piccolo_thumb[1]Mediocrità di mediocrità, tutto è mediocrità!

Almeno così vorrebbero farci credere. Ed invece no!

Cosa c’è di più mediocre di imporsi obiettivi semplici o già raggiunti, per dimostrare l’efficienza del proprio operato?

Cosa c’è di più esaltante di porsi scommesse ed imporsi cambiamenti, attenzione, non grandi cambiamenti, ma soltanto cambiamenti, e poi raggiungerli?

Ciò non è “mediocre”! Ciò è “eroico” nella realtà odierna.

I “generali mediocri” guardano da sempre il campo di battaglia dalla collinetta, verificando se le loro strategie sono state o meno vincenti! I “condottieri” stanno alla testa dei loro eserciti e portano con loro le effigie e le bandiere, affinchè siano ben identificabili, da chi nelle retrovie, come “loro” combatte la stessa battaglia!

Ecco, “mediocrità” è forse impostare battaglie che non ci appartengono e poi stare sulla collina, lontano da rischi a vedere cosa succede! Tutto ciò sia di monito per le nuove generazioni, per non creare falsi “miti”! Molto spesso, gli “eroi” li abbiamo accanto, senza che necessariamente siano “generali”! Il nostro vivere quotidiano è pieno di gente qualunque, mitica, di padri e madri di famiglia che eroicamente navigano tra tutte le incertezze, costruiscono famiglie, creano figli e creano per loro un futuro! Oggi……….

E’ a questi “cristi” del presente, che adesso va il nostro “BUONA PASQUA” affinchè anche per loro, dopo ogni caduta possa giungere sempre una meritata “RISURREZIONE”!  (F.to Epruno)

Editoriale 9° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"