Archivio per la categoria: Generale

Antonio da Milano ………………

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Dottor La Casa

image Hugh Laurie, figlio di genitori di origine scozzese, suo padre era un medico . È il minore di quattro figli. È conosciuto per la sua carriera di attore comico, regista cinematografico e teatrale, e scrittore, molto caro al pubblico televisivo britannico per il suo lavoro con Stephen Fry e per aver partecipato alla serie di successo della BBC Blackadder (interpretando George) con protagonista Rowan Atkinson. Frequentò ad Oxford la Dragon School (una scuola privata), prima di andare ad Eton e in seguito al Selwyn College di Cambridge, dove studiò archeologia e antropologia. Il padre vinse una medaglia d’oro nel canottaggio alle Olimpiadi del 1948 a Londra; lo stesso Laurie fu canottiere a scuola e all’università, partecipando anche alla Oxford and Cambridge Boat Race nel 1980. Durante il suo primo anno all’università, Hugh Laurie uscì per un periodo con Emma Thompson, oggi famosa attrice. Costretto a lasciare il canottaggio perché colpito da un’infezione virale (mononucleosi), si unì allora ai Cambridge Footlights, compagnia di teatro brillante e punto di partenza per molti comedian britannici (come ad esempio il gruppo dei Monty Python). Durante il suo ultimo anno, 1981, fu il presidente del Footlights Club, mentre Emma Thompson era vice presidente. Nello stesso anno i Footlights misero in scena all’ Edinburgh Fringe Festival il loro spettacolo di fine corso (scritto principalmente da Fry e Laurie) vincendo il Perrier Award. Dal 1986 è sposato con l’architetto e amministratore di teatri Jo Green; la coppia vive a Londra con i loro tre figli, due maschi (Charles, 19 e Bill, 17) e una femmina (Rebecca, 15).

Filmografia

La Sanità …….

clip_image002Da quando questo cinico medico, claudicante, “malucaratterusu” ha invaso le nostre case, la gente si è “fottuta” il cervello, andando negli ospedali a creare problemi. Ad iniziare dall’astanteria, dall’accettazione e dal pronto soccorso. Vogliono le stanze a solo con le pareti vetrate ed un consulto continuo di cinque medici attorno a loro, ed una tac sempre disponibile. Hanno la pretesa di incontrare un direttore sanitario come la dottoressa Cuddy e si sentono rasserenati dal fatto che il loro medico, non è un cocainomane. Il problema sta nel fatto che un dottore con il carattere di House, dalle nostre parti, rischierebbe la vita a causa delle teste calde dai parenti dei degenti. Ma diciamocelo francamente, tutte queste strane e rare patologie, fanno si che la gente non si stringe la mano, ha paura di infezioni delle più rare, crede di avere la “lupus” e rifiuta la “tropina” pure prima della misurazione della vista. Purtroppo la sanità privata americana …

I traslochi sono sempre impegnativi ………

Carissimi
Benvenuti fin qui……
Affezionati amici …. Epruno è sempre alla ricerca del meglio per Voi!
Ci siamo abituati alla piccola casetta che ci ha ospitati fin qui ….. ma il volume dei documenti e gli amici sono diventati tanti …… ed allora è arrivato il momento di traslocare, e questa nuova casa mi augurò ci possa ospitare con tutta comodità!
Un Abbraccio
Epruno

n. 1 – 2008-09 – “Si Può Fare?………”

Carissimi ………Ben trovati alla fine di questa estate, che seppur lunga è sembrata breve come ogni periodo di ferie! Quanta biochetasi avete dovuto ingurgitare, prima di ritornare sui vostri posti di lavoro e trovare le facce di sempre, le carte di sempre, l’ipocrisia di sempre? Ma comunque e purtroppo sempre il vostro posto di lavoro, il vostro contesto e come diceva una cara amica “zoccolona britannica”, “Se non si parte, non si può ritornare….” e di conseguenza, se non tornate …. non potete ripartire, e malgrado tutto, si ricomincia, ed a darvi un aiuto ci sarò come sempre io, il venerdì, con questi cinque minuti per i miei meritevoli lettori!!!! Non so quanto siete mancati, se vi siete mossi, o se avete trascorso in città questo agognato mese di agosto, ma consolatevi, le cose sono andate “male” lo stesso in vostra mancanza e non sono mancati gli “eventi strani” …….. Il personaggio dell’Agosto “palamito” è stato Lui, Sua illuminata maestà, Qaboos Bin Said, sultano dell’Oman a bordo del suo panfilo reale “Al Said”, 154 metri e mezzo di lunghezza e un elicottero a bordo, ancorato nel porto di Palermo, 12 Mercedes, con il suo “codazzo” di 800 persone dello staff, e per il quale erano stati prenotati tre albergucci cittadini, Villa Igea, l’Hotel delle Palme e l’Hotel Excelsior. Seguito da tante leggende ed indiscrezioni, quali quelle dei rolex d’oro tempestati da diamanti, regalati alle “autorità” e le laute mance, la beneficenza di 5 milioni di euro fatte al conservatorio e l’ospedale dei bambini, il concerto della banda nazionale dell’Oman sulla scalinata del “Massimo” con brani in programma quali “ciuri, ciuri”, un paio di cene di gala alle quali però, come da tradizione, sua altezza non ha presenziato (“bello puorcu!” …. Che gran vastaso, per i popoli nordici…..), la distribuzione di libri e gadget inneggianti alla sua persona ……… Vi immaginerete in una città abituata a 13 dominazioni straniere, che ha adottato Zamparini, che ha avuto gente avvezza ai bagni di folla come sindaci “col ciuffo”, che paralizza una città per vedere “lo zio Silvio”, ……. Cosa sarà successo non appena si è sparsa la notizia che un sultano che distribuiva regali, si aggirava in città!!!!! Folle impazzite dietro le transenne a salutare sua altezza serenissima!!!!! Ma l’unico triste, l’unico perplesso era il nostro “amato” sindaco, che ancora non aveva capito il motivo di questa visita (specialmente dopo la vicenda Del Prà, dell’allegato you tube), tanto che si sussurra, non abbia presenziato alla cena di gala!!! Quindi se è vera l’indiscrezione del furto di posate d’argento dalla tavola del sultano, lui non c’entra!!! Ma per quanto riguarda i rolex, tutti si sono meravigliati del gesto del governatore, che ha consegnato il dono al tesoro dell’amministrazione regionale (analoga direttiva è stata sempre applicata per la presidenza del consiglio, per regali che superano il milione di vecchie lire), ma le altre “autorità”, le quali erano state invitate per il ruolo nelle loro amministrazioni che ricoprono, perché non si sono comportati in modo analogo al governatore, tenendosi quindi l’orologio? Si può fare???!!!! O come sempre avvalendosi di un ruolo da Noi dato, si sono comportati da “professionisti dello scrocco”??? E’ inutile, “culu ca nun canusciu mai cammisa di seta……….”

Un abbraccio Epruno


Del Prà http://it.youtube.com/watch?v=xXQuaZCuEXY

Giò da Palermo……………..

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N. 01 2008/2009

Carissimi……… Eccoci dinuovo qui …….. ci siamo masticate anche queste vacanze, e siamo nuovamente ai blocchi di partenza!Ci ritroviamo con tante novità dal punto di vista editoriale ….. Dopo una lunga riunione della redazione, composta da me, Epruno, Bore, Renzo e Bot, abbiamo deciso, a seguito dei commoventi attestati di stima, che il pdf settimanale continuerà ad esistere e sarà inviato soltanto a quella parte della "comunity" che ha il piacere di leggerlo in tempo reale e soprattutto manda la conferma lettura, per tutti gli altri, potranno trovare i contenuti con calma nel blog……………. Novità anche da questo punto di vista ………… il blog, cambia indirizzo e soprattutto si moltiplica, attraverso due veri e propri canali.

Epruno sarà il blog principale che porterà avanti la tradizione umoristica, il secondo sarà dedicato all’Accademia della Rascatura, che ormai è ascesa agli onori della cronaca e possiede una utenza che non sempre coincide con Epruno, ed in ultimo, la novità ……. Per quanto concerne il Pdf, il colore di questa stagione è il Rosso, che segue il bleu ed il verde dei precedenti due anni…………….. Dalla prossima settimana si tornerà all’appuntamento del Venerdì mattina …………….Il contenuto sarà di due pagine, ad eccezione di una terza pagina al mese dedicata agli inviati ….. ed avrete modo di scoprirlo strada facendo………… Che dire ……. io ce l’ho messa tutta …… come sempre ……… adesso spetta a voi, farmi sentire il vostro calore.  Un Abbraccio

http://epruno.blogspot.com/

http://accademiadellarascatura.blogspot.com/

E’ ufficiale ……. Shevchenko è un “Pupiddu”!!!!

(AGM-DS) – 20/08/2008 11.05.46 – (AGM-DS) – Milano, 20 agosto – “Il conto alla rovescia per il ritorno di Shevchenko al Milan e` giunto al termine, e questa volta non si tratta di voci. La trattativa tra il Chelsea e il club di via Turati esiste ed e` stata portata avanti dal presidente Berlusconi in persona, che ha incontrato in Sardegna il magnate russo, proprietario del club inglese, Abramovich. Dopo i molti `no` dei mesi scorsi i Blues si sono convinti a cedere in prestito Sheva al Milan, anche perche` Scolari non ha neppure convocato l`ucraino nella prima sfida di Premier con il Portsmouth. Sheva ovviamente, che oggi scendera` in campo con la maglia della nazionale contro la Polonia, e` a dir poco entusiasta di poter tornare in rossonero. Anche perche` non dovra` neppure decurtarsi l`ingaggio: il Chelsea ha infatti assicurato a Berlusconi che contribuira` anche al pagamento dei 6,5 milioni di euro di stipendio. Shevchenko potrebbe arrivare a Milano gia` giovedi`, dopo l`impegno con la nazionale, ma al piu` tardi la trattativa si chiudera` nel fine settimana. Giocatore e societa` non vedono l`ora di mettere la parola fine su questa, interminabile, storia. Sheva, ora 31enne, ha lasciato il Milan nel 2006 dopo aver vestito la maglia rossonera per 7 stagioni, vincendo tutto Pallone d`oro compreso, siglando qualcosa come 173 reti che lo rendono il secondo miglior marcatore di sempre del club di via Turati. Il primato spetta a Nordhal, con 221, ma se l`ucraino tornera` davvero in rossonero, come sembra, il record sara` certamente nel suo mirino in modo da poter entrare nella storia del Milan.”

LONDRA (Ing), 31 maggio 2006 – Ufficiale: Shevchenko al Chelsea – L’annuncio in un comunicato del Milan, che ringrazia l’ucraino, “uomo e attaccante straordinario“. Il giocatore: “Era il momento giusto per venire“. ……….”L’A.C. Milan comunica di aver ceduto a titolo definitivo le prestazioni sportive del calciatore Andriy Shevchenko al Chelsea Football Club. Il Milan – aggiunge la nota pubblicata dal sito ufficiale della società – ringrazia Shevchenko, uomo e attaccante straordinario, per le molteplici emozioni trasmesse nelle sette stagioni in cui ha indossato la maglia rossonera. Le sue 173 reti – secondo cannoniere nella storia del Milan – hanno contribuito in maniera determinante alla conquista di uno scudetto, una coppa Italia, una Supercoppa di Lega, una Champions League e una Supercoppa Europea“. ………”Sono qui per una sfida e sono eccitato all’idea di giocare in Premier League“. Sono queste le prime parole da giocatore del Chelsea di Andriy Shevchenko. L’ex attaccante del Milan ha firmato un contratto quadriennale con la squadra inglese. “Passo da una grande squadra ad un’altra. Era il momento giusto per venire qui – ha dichiarato Sheva – fossero stati i soldi la mia motivazione, probabilmente sarei rimasto al Milan. Sono contento che il Chelsea sia riuscito a concludere tutto prima che iniziassero i Mondiali. Così potrò andare in Germania con la mente libera e fiero di essere un giocatore di Chelsea. Ho seguito la carriera di Mourinho con attenzione negli ultimi anni e sono rimasto impressionato dal mondo in cui allena. Lui mette l’etica della squadra prima del singolo“. (da www.gazzetta.it)

30/3/2006 – LONDRA. Se a Londra affermano che la trattativa è a buon punto e che neanche il Milan, vista la volontà del giocatore e l’entità dell’offerta, sarebbe in grado di dire di «no» ad Abramovich, da Milano ribadiscono che non è vero niente, che Shevchenko vestirà rossonero anche l’anno prossimo……… Di certo però Shevchenko – il quale aveva dichiarato: «Dopo tutto quello che ha fatto per me Berlusconi quando era malato mio padre, non potrei mai voltargli le spalle» – non cercherà di imporre il trasferimento ai rossoneri.(http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200603articoli/839girata.asp)

I TIFOSI nei Forum – 19-7-2006 “……Io come la maggior parte di voi non ho digerito e penso che mai lo farò questo passaggio, ma non per la scelta di lasciare il Milan ma quanto per la presa per i fondelli verso tutti noi tifosi dalla conferenza prima di Milan-Bar@a con Ancelotti dove sheva dice lui sarà il ns allenatore l’anno prossimo, fino alla pagliacciata fatta da lui andando in curva sud e facendo la scena da libro cuore lascio il Milan ma non volevo è per la mia famiglia e i miei figli MERCENARIO!!!! i suoi figli poverini devono imparare l’inglese e in Italia specie a Milano pare insegnino solo cirillo e aramaico allora per questo è dovuto partire dobbiamo capirlo infatti al chelsea giocherà gratis per la gloria e sotto indosserà sempre la maglia del milan.. ” (I’VE GOT A DEVIL IN ME – ACMilan forum :: Leggi argomento – Sheva )

Miss Paraguay ed il giavellotto…………..

Giavellotto, miss Paraguay eliminata – Leryn Franco chiude penultima.

Ha fatto notizia nei primi giorni dell’Olimpiade: una modella che lancia il giavellotto, d’altronde, non può che incuriosire. Ebbene, ora si torna a parlare di lei: Leryn Franco, che in passato è stata Miss Paraguay, non ce l’ha fatta a superare il turno di qualificazione al lancio del giavellotto. Finisce così, senza passerella finale, l’avventura di Leryn, già candidata a essere Miss Pechino.

L’atleta-modella non è riuscita ad andata oltre i 46 metri, il migliore dei suoi tre lanci di qualificazione è stato 45,34 metri, classificandosi nelle posizioni di retrovia. E dunque si è fermata qui la trasferta pechinese di Leryn. In ogni caso vanta un primato: ha calamitato su di sé l’attenzione di telecamere, insistenti, e di fotografi, altrettanto insistenti. www.sportmediaset.it

Dorando Pietri – L’eroe di Londra 1908

Chi ricorda quale atleta ha vinto la maratona di Londra 1908? La vittoria andrà all’americano Johnny Hayes, ma la storia di Dorando Pietri, il primo uomo a entrare nello stadio, ma che stremato dalla fatica, cade a terra più volte, taglia il traguardo sorretto dai giudici che lo hanno soccorso, e che per questo viene squalificato, commuoverà tutto il mondo. Le immagini e il racconto del suo arrivo, superando la cronaca viva di quei giorni, lo hanno consegnato alla storia dell’atletica leggera. Riceverà una coppa in argento dorato direttamente dalle mani della regina Alessandra. http://it.youtube.com/watch?v=7iZfpm6E3zk

Dorando Pietri, noto impropriamente anche come Dorando Petri (Correggio, 16 ottobre 1885Sanremo, 7 febbraio 1942), nacque a Mandrio, una frazione di Correggio, ma visse sin da piccolo a Carpi. Iniziò molto presto a lavorare, come garzone in una pasticceria. Nel tempo libero si dedicava alla bicicletta o alla corsa a piedi. Era un uomo minuto e di bassa statura, essendo alto 1,59 m. Nel settembre del 1904 il più famoso podista italiano dell’epoca, Pericle Pagliani, partecipò ad una gara proprio a Carpi. Si racconta che Pietri, attirato dall’evento, si sia messo a correre dietro Pagliani, con ancora gli abiti da lavoro addosso, ed abbia retto il suo passo fino all’arrivo. Qualche giorno dopo, Pietri fece l’esordio in una competizione ufficiale, correndo i 3000 metri a Bologna ed arrivando secondo. L’anno successivo arrivarono i primi successi, sia in Italia che all’estero, il più importante dei quali fu la 30 km di Parigi, vinta con un distacco di 6 minuti. Il 2 aprile 1906 Pietri vinse la maratona di qualificazione per i Giochi Olimpici intermedi, che si sarebbero svolti in estate ad Atene, con il tempo di 2 ore e 48 minuti. Purtroppo nella gara di Atene fu costretto a ritirarsi al 24° chilometro per problemi intestinali, quando era al comando con 5 minuti di vantaggio sugli inseguitori. Nel 1907 riportò numerose vittorie, tra le quali i titoli dei 5000 metri ai Campionati italiani (con il primato nazionale di 16’27″2) e dei 20 km. Ormai Dorando Pietri era il dominatore assoluto del fondo nazionale, in grado di vincere dal mezzofondo alla maratona, ed aveva già ottenuto risultati importanti sulla scena internazionale.

Il 1908 era l’anno delle Olimpiadi di Londra. Dorando Pietri si era preparato per mesi all’evento. Il 7 luglio si guadagnò il posto nella squadra italiana in una maratona di 40 km disputata a Carpi. Vinse in 2 ore e 38 minuti, una prestazione mai ottenuta prima in Italia. La maratona olimpica era in programma pochi giorni dopo, il 24 luglio. Per la prima volta il percorso si snodava su 42,195 km[1]. Alla partenza, davanti al Castello di Windsor, c’erano 56 atleti, tra cui i due italiani Dorando Pietri, maglietta bianca e calzoncini rossi, con il numero 19 sul petto, e Umberto Blasi. Era una giornata insolitamente calda per il clima inglese. Alle 14.33 la principessa del Galles diede il via. Un terzetto di inglesi si portò subito al comando della corsa, imponendo un’andatura elevata. Pietri si mantenne nelle retrovie, cercando di conservare le energie per la seconda parte di gara. Infatti verso la metà il maratoneta italiano iniziò la sua progressione, rimontando via via numerose posizioni. Al 32° km era secondo, a quattro minuti dal leader della corsa, il sudafricano Charles Hefferon. Saputo che l’atleta di testa era entrato in crisi, Pietri aumentò ancora il ritmo per recuperare il distacco, e al 39° km raggiunse e subito sorpassò il sudafricano. Mancavano ormai un paio di chilometri all’arrivo, ma Pietri si trovò a fare i conti con l’enorme dispendio di energie effettuato durante la rimonta e la disidratazione dovuta al caldo. La stanchezza gli fece perdere lucidità. Arrivato allo stadio, sbagliò strada. I giudici lo fecero tornare indietro, ma Pietri cadde esanime. Si rialzò con il loro aiuto, ma ormai stremato, faticava a reggersi in piedi da solo. Era ad appena 200 metri dal traguardo. Gli oltre 75.000 spettatori dello stadio erano tutti in trepidazione per lui. Attorno a lui sulla pista i giudici di gara e persino alcuni medici accorsi per soccorrerlo. Pietri cadde altre quattro volte, ed altrettante fu aiutato a rialzarsi, ma continuò barcollando ad avanzare verso l’arrivo. Quando finalmente riuscì a tagliare il traguardo, sorretto da un giudice e un medico, era totalmente esausto. Il suo tempo finale fu di 2h54’46″4 su 42,195 km, ma solo per percorrere gli ultimi 500 metri impiegò quasi dieci minuti. Oltre il traguardo svenne e fu portato fuori dalla pista su una barella. Poco dopo di lui arrivò lo statunitense Johnny Hayes. La squadra americana presentò immediatamente un reclamo per l’aiuto ricevuto da Pietri, che venne prontamente accolto. Il carpigiano fu squalificato e cancellato dall’ordine di arrivo della gara.

“Famoso per non avere vinto – Il dramma di Dorando Pietri commosse tutti gli spettatori dello stadio. Quasi a compensarlo della mancata medaglia olimpica, la regina Alessandra lo premiò con una coppa d’argento dorato. A proporre l’assegnazione del riconoscimento sarebbe stato lo scrittore Arthur Conan Doyle che secondo alcuni era anche l’addetto con il megafono che sorresse Pietri al momento dell’arrivo. Tale affermazione non ha però alcun fondamento: i due personaggi che quasi incastonano la tragica figura di Pietri, in quella che è senza dubbio una delle più note e significative immagini dell’olimpismo moderno, sono rispettivamente: alla destra dell’atleta – con il megafono – il giudice di gara Jack Andrew ed alla sinistra il capo dello staff medico, il dottor Michael Bulger. Conan Doyle era in effetti presente in tribuna, a pochi metri dalla linea del traguardo, dato che era stato incaricato da Lord Northcliffe di redigere la cronaca della gara per il Daily Mail; il resoconto del giornalista-scrittore terminò con le parole: « La grande impresa dell’italiano non potrà mai essere cancellata dagli archivi dello sport, qualunque possa essere la decisione dei giudici. » Successivamente Conan Doyle suggerì al Daily Mail di conferire un premio in danaro a Pietri, sotto forma di sottoscrizione per permettergli l’apertura di una panetteria, una volta rientrato in Italia. La proposta ebbe successo e vennero raccolte trecento sterline. Lo stesso Doyle avviò la raccolta donando cinque sterline. Il racconto della sua impresa eroica ma sfortunata fece immediatamente il giro del mondo. Da un giorno all’altro Dorando Pietri divenne una celebrità, in Italia e all’estero. Le sue gesta colpirono la fantasia del compositore Irving Berlin, che gli dedicò addirittura una canzone intitolata Dorando. Paradossalmente, la mancata vittoria olimpica fu la chiave del suo successo. Sull’onda della sua fama ricevette presto un lauto ingaggio per una serie di gare-esibizione negli Stati Uniti. Il 25 novembre 1908, al Madison Square Garden di New York, andò in scena la rivincita tra Pietri e Hayes. Il richiamo era enorme: ventimila spettatori (tra cui molti italo-americani), ma altre diecimila persone erano rimaste fuori perché non c’erano più biglietti. I due atleti si sfidarono in pista sulla distanza della maratona, e dopo aver corso testa a testa per quasi tutta la gara, alla fine Pietri riuscì a vincere staccando Hayes negli ultimi 500 metri, per l’immensa gioia degli immigrati di origine italiana presenti. Una seconda sfida disputata il 15 marzo 1909 venne anch’essa vinta dall’italiano. Durante la trasferta in America Pietri partecipò a 22 gare, con distanze variabili dalle 10 miglia alla maratona, e ne vinse 17. Come già detto, rientrò in Italia nel maggio 1909, e proseguì per altri due anni l’attività professionistica a livello nazionale e all’estero. La sua ultima maratona fu a Buenos Aires, il 24 maggio 1910, dove chiuse con il suo primato personale, 2.38’48″2. La gara d’addio, in Italia, si svolse il 3 settembre 1911 a Parma: una 15 km, vinta agevolmente. L’ultima gara all’estero avvenne invece il 15 ottobre dello stesso anno, a Göteborg in Svezia, e si concluse con l’ennesima vittoria di Pietri. Il giorno dopo compì 26 anni. In tre anni di professionismo e 46 gare, Dorando Pietri guadagnò oltre 200.000 lire solo di premi, una cifra enorme per l’epoca. In più riceveva dal suo agente una diaria settimanale di 1250 lire. Investì i suoi guadagni in un’attività alberghiera assieme al fratello, ma come imprenditore non mostrò lo stesso talento che aveva come sportivo. Dopo il fallimento dell’hotel, si trasferì a Sanremo, dove aprì un’autorimessa. Nella città dei fiori rimase fino alla morte, che lo colse a 56 anni per un attacco cardiaco. La coppa donata a Pietri dalla regina Alessandra è oggi custodita a cura della società La Patria in una cassetta di sicurezza della Unicredit Banca a Modena. Sul piedistallo reca inciso questa dedica: « To Pietri Dorando – In remembrance of the Marathon pace from Windsor to the Stadium – July. 24. 1908 – Queen Alexandra. »