Archivio per la categoria: Generale

Alcuni esempi di Nomi dei Nani

meno conosciuti oltre i sette …….
nano veneziano = gondolo
nano calzolaio = sandalo
nano asiatico = mongolo
nano malato = embolo
nano in fin di vita = rantolo
nano cuoco = mestolo
nano camorrista = cutolo
nano preferito da Biancaneve = trombolo
nano sempre raffreddato = moccolo
nano con alito fresco = mentolo
nano sempre confuso = brancolo
nano olandese = zoccolo

Il taglio dei capelli

Il taglio dei capelli, versione femminile:
Donna 1:
Oh, mio Dio! Ti sei fatta i capelli! Ti stanno un amore!
Donna 2: Trovi? Io non ero dello stesso parere quando mi hanno dato lo specchio. Voglio dire, non ti sembrano troppo ricci?
Donna 1: Oh santo cielo, no! No, sono perfetti! Anch’io volevo farmi un taglio così, ma penso che la mia faccia sia troppo rotonda. Forse è meglio che li lasci così come sono.
Donna 2: Dici sul serio? Io trovo che il tuo viso sia adorabile. E
potresti farti senza problemi uno di quei nuovi tagli tanto alla moda, saresti stupenda. Avevo intenzione di farlo anch’io, ma avevo paura che avrebbe messo in evidenza il mio collo.
Donna 1: Oh, questa è bella. Mi piacerebbe avere il tuo collo. Qualsiasi cosa pur di distogliere l’attenzione da queste spalle enormi.
Donna 2: Sei impazzita? Conosco ragazze che darebbero chissà cosa per avere spalle come le tue. Tutti i vestiti ti stanno così bene. Guarda le mie braccia, vedi come sono corte? Se avessi un po’ più di spalle non avrei problemi ad indossare quello che voglio.
Donna 1: Oh, non farmi ridere! Comunque si è fatto tardi, ti devo salutare, scappo. Ciao!
Donna 2: Arrivederci, cara!

Il taglio dei capelli, versione maschile:
Uomo 1:
Ehi, ti sei rapato?
Uomo 2: Sì.
Uomo 1: Speso?
Uomo 2: Un cazzo, ho usato la macchinetta.
Uomo 1: Stai di merda.
Uomo 2: Vai a cagare.

Il federalismo giornalistico ……….

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Juventus-……………..    1-2

Oggi la Juve ha perso dentro casa 1-2 contro ……… ma per fortuna al gol di ……… aveva risposto alla fine del primo tempo, Del Piero con un goal su punizione, piazzando il pallone dietro la barriera proprio sul palo del portiere ………..

TORINO – Suona qualche segnale d’allarme in casa Juve, già reduce da tre pareggi, compreso quello di Champions. una partita poco brillante da parte dei bianconeri e sicuramente condizionata dall’espulsione troppo prematura di Sissokò.
Al 24′ la Juve in svantaggio con uno schema su punizione: …… serve ……. a destra, conclusione dell’ ………, grande parata di Buffon, ma c’è “uno” che irrompe e batte il portiere bianconero.
“Costui” però si è fatto male, zoppica ed è costretto a lasciare il posto a “un’altro” . Anche nella Juve c’è un cambio obbligato: per un problema muscolare Melberg lascia il posto a Salihamidzic.
La Juve è in difficoltà non trova la giusta reazione e non conclude mai in porta, tuttavia trova ugualmente il pareggio al 39′ con la specialità del suo capitano: Del Piero con una delle sue punizioni mette alle spalle di un colpevole “portiere della squadra contraria”, infilato sul proprio palo. Al 41′ entrataccia del già ammonito Sissoko su “quell’altro appena entrato che resta vivo”; Ma Tagliavento “inspiegabilmente vista l’assenza di sangue versato” estrae il rosso e Juve in dieci.
Si fa male anche “un’altro ancora” che al 15′ deve lasciare il posto “ad uno“. Al 36’il ……….. torna in vantaggio: contropiede con assist di ………… per “quell’altro entrato” che fulmina Buffon in uscita. Nel finale è il ………. a sfiorare il tris con ………. che si divora il gol davanti la porta su assist di ………..
Juventus-::::::::::::: 1-2
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Grygera 6, Mellberg 6 (34′ pt Salihamidzic 5.5), Knezevic 6, De Ceglie 6; Marchisio 6.5, Poulsen 6 (20′ st Camoranesi 6), Sissoko 4; Giovinco 6 (35′ st Nedved sv); Amauri 6, Del Piero 6.5. In panchina: Manninger, Chiellini, Molinaro, Tiago. Allenatore: Ranieri 6.
Nessuno (4-3-1-2): …………………. Allenatore: “Un tipo”.
Arbitro: Tagliavento di Terni 6.
Reti: uno, 39′ pt Del Piero, 36′ st quell’altro entrato.
Peccato che non abbiamo potuto avere Mancini ospite in trasmissione, anche se si sono alternati ai nostri microfoni Spalletti, Prandelli e della Juve anche il magazziniere. Alla fine si è permesso di presentarsi ai microfoni “Un tipo” della squadra di “Nessuno”, ma era troppo presto ……. ed allora Lui si è permesso pure di seccarsi ed andarsene …….. TERRONE!!!!!!!

Ilaria D’Amico

FORZA PALERMO ………………….. Anche se vi viene difficile a pronunciare il nome di questa squadra!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il federalismo giornalistico ……….

Su SKY.it

imageMiccoli apre le marcature del Palermo nella gara vittoriosa con la Juve

Juve e Roma a picco. Vola l’Udinese, la Fiorentina c’è ….. I bianconeri perdono all’Olimpico contro il Palermo grazie al 2-1 firmato Michelidze.

Miccoli apre le marcature del Palermo nella gara vittoriosa con la Juve. …. Lampo trovato da Del Piero che, tuttavia, non è bastato a salvare la Juve da una sconfitta che apre processi. Ci si aspettava Giovinco e, invece, dal match dell’Olimpico è emerso capitan Pinturicchio a pennellare una parabola che ha, inizialmente, pareggiato il gol di Miccoli, costretto a uscire per infortunio. Proprio quando la gara s’incanalava verso il pari (Juve in 10 con Sissoko espulso) il guizzo di Michelidze ha premiato con il successo gli uomini di Ballardini.

Su SKY.it

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Fan Club Palermo

”Bene così, ma è presto per cambiare gli obiettivi” – 05 ottobre, 2008

Davide Ballardini commenta l’importante vittoria del suo Palermo contro la Juve a Torino: ”Bisogna aspettare 7-8 partite per dire quale sarà il nostro campionato. Io allenatore manager? Ho ottimi collaboratori”

05-10-2008 davide ballardini palermo juventus fabrizio miccoli sport calcio italiano

Il Palermo di Davide Ballardini continua a sorprendere: Miccoli e Mchedlidze regalano ai rosanero il successo a Torino contro la Juve. “Mchedlidze? Ha grandi potenzalità, è un giocatore ancora molto giovane, siamo felici di averlo. Juventus in crisi? Non penso affatto sia in crisi. Anche oggi lo ha dimostrato cercando in inferiorità numerica la vittoria. I bianconeri stanno bene e non credo siano in crisi. Io allenatore manager? Ho la fortuna di avere ottimi collaboratori, credo molto nel lavoro e preferisco pensare al campo. Se la vittoria cambia obiettivi? No, è presto, bisogna aspettare 7-8 partite per dire quale sarà il nostro campionato”.

Cosa succede a Torino ……… secondo

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clip_image004Il Palermo mette ko la Juve
I rosanero di Ballardini vincono per 2-1 ed espugnano l’Olimpico di Torino dopo 46 anni. Decidono i gol dell’ex Miccoli e di Mchedlidze, alla squadra di Ranieri non basta il momentaneo pareggio di Del Piero. Nel primo tempo espulso Sissoko.
TORINO – Altra bella impresa del Palermo di Ballardini che espugna l’Olimpico di Torino infliggendo alla Juve il primo stop della stagione. Questa volta si tratta di un successo storico visto che bisogna andare indietro nell’almanacco fino al 1962. È il primo successo esterno del Palermo dopo due sconfitte a Udine e Napoli.  Suona qualche segnale d’allarme in casa Juve, già reduce da tre pareggi, compreso quello di Champions. una partita poco brillante da parte dei bianconeri e sicuramente condizionata dall’espulsione troppo prematura di Sissokò. Gioca invece meglio il Palermo che mostra personalità.
Ranieri in attacco si affida ad Amauri e Del Piero per via dell’indisponibilità di Iaquinta e Trezeguet; Giovinco viene preferito a Nedved; inizialmente fuori anche Camoranesi; in difesa Knezevic vince il ballottaggio con Chiellini che non è al meglio della condizione; riprende il suo posto tra i pali Gigi Buffon e rientra anche Poulsen.  Ballardini si affida a quella che ormai viene definita la formazione titolare con Simplicio trequartista dietro le due punte Miccoli e Cavani; rientra Bresciano dopo il problema muscolare della scorsa settimana.
Sei gli ex in campo 5 nel Palermo: Cassani, Balzaretti, Nocerino, Miccoli e Lanzafame, oggi assente e uno tra i bianconeri, ovvero Amauri. La Juve prova a imprimere il ritmo alla gara e tiene più il possesso della palla, ma il Palermo è attento e pronto a ripartire.
Buon pressing e personalità da parte dei rosanero, mentre la Juve non riesce a velocizzare adeguatamente la manovra. Non ci sono particolari palle gol ma nessuna delle due squadre rinuncia ad affondare ogni volta che ne ha l’occasione.
Al 24′ il Palermo è in vantaggio con uno schema su punizione: Liverani serve Cavani a destra, conclusione dell’uruguaiano, grande parata di Buffon, ma c’è Miccoli che irrompe e batte il portiere bianconero.  Gioca bene il Palermo che si fa vedere ancora con un destro svirgolato da Miccoli. L’attaccante però si è fatto male, zoppica ed è costretto a lasciare il posto a Migliaccio. Anche nella Juve c’è un cambio obbligato: per un problema muscolare Melberg lascia il posto a Salihamidzic.
La Juve è in difficoltà non trova la giusta reazione e non conclude mai in porta, tuttavia trova ugualmente il pareggio al 39′ con la specialità del suo capitano: Del Piero con una delle sue punizioni mette alle spalle di un colpevole Amelia, infilato sul proprio palo. Al 41′ entrataccia del già ammonito Sissoko su Migliaccio; Tagliavento estrae il rosso e Juve in dieci.
È l’ultima nota del primo tempo che si chiude sull’1-1. Non ci sono cambi ad inizio ripresa. Ritmo basso, maggiore possesso palla del Palermo nei primi minuti, poi è la Juve che prova a riprendere le redini del match. Si fa male anche Bresciano che al 15′ deve lasciare il posto a Mchedlidze. Anche Nocerino non sta bene, ma Ballardini gli chiede ancora un pò di sacrificio. Al 20′ cambia anche Ranieri, questa volta per scelta tecnica, con Camoranesi al posto di Poulsen. Succede poco ma la patita è combattuta. Al 34′ Tedesco rileva Nocerino, mentre dall’altra parte Nedved prende il posto di Giovinvo. Al 36’il Palermo torna in vantaggio: contropiede con assist di Simplicio per Mchedlidze che fulmina Buffon in uscita. Nel finale è il Palermo a sfiorare il tris con Simplicio che si divora il gol davanti la porta su assist di Cavani.

Juventus-Palermo 1-2
Juventus (4-3-1-2): Buffon 6; Grygera 6, Mellberg 6 (34′ pt Salihamidzic 5.5), Knezevic 6, De Ceglie 6; Marchisio 6.5, Poulsen 6 (20′ st Camoranesi 6), Sissoko 4; Giovinco 6 (35′ st Nedved sv); Amauri 6, Del Piero 6.5. In panchina: Manninger, Chiellini, Molinaro, Tiago. Allenatore: Ranieri 6.
Palermo (4-3-1-2): Amelia 5.5; Cassani 6, Carrozzieri 7, Bovo 6.5, Balzaretti 6; Nocerino 6.5 (34′ st Tedesco sv), Liverani 6.5, Bresciano 6 (15′ st Mchedlidze 7); Simplicio 6; Miccoli 6.5 (29′ st Migliaccio 6), Cavani 6. In panchina: Ujkani, Guana, Dellafiore, Raggi. Allenatore: Ballardini 7.
Arbitro: Tagliavento di Terni 6.
Reti: 24′ pt Miccoli, 39′ pt Del Piero, 36′ st Mchedlidze.
Note: Giornata di sole, terreno in brutte condizioni. Spettatori: Espulsi: 41′ st Sissoko. Ammoniti: Sissoko, Grygera, Bovo, Amauri, Liverani. Angoli: 3-2 per il Palermo. Recupero: 3′ pt, 3′ st.

Cosa succede a Torino ……… secondo

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Udinese in vetta. Napoli e Roma: stop pesanti. Juventus battuta in casa dal Palermo

Bianconeri piegati dai rosanero.

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La sesta giornata sconquassa la classifica. Grande vittoria dei rosanero a Torino con i bianconeri (2-1, gol decisivo del ragazzino georgiano Mchedlidze).

clip_image008La Juve cade in casa davanti al Palermo, gioca un tempo in dieci ma la vittoria degli uomini di Ballardini c’è tutta.

Dopo sei giornate tutte le squadre hanno perso almeno una volta. Crisi bianconera: a Torino passa il Palermo. Il Genoa di Milito ferma i partenopei

JUVENTUS-PALERMO 1-2
La signora dimezzata dagli infortuni parte con fuori Camoranesi e Nedved, e dentro sia Del Piero che Giovinco, più l’ex Amauri (dall’altra parte c’è Miccoli, che fu juventino anche lui, ma fra i più scomodi). Il Palermo è incattivito, agonisticamente, dal nuovo stile Ballardini, subentrato a Colantuono. Ballardini era uomo e tecnico quieto, compassato. Da quando è alla corte di Zamparini si è trasformato in un guerriero della panchina, taglio e look alla “Full metal jacket”, motivatore assoluto, capace di dichiarazioni tali da far pensare che stia allenando il Chelsea. Chi segna per primo? Ovviamente l’ex meno atteso, uno dei ragazzi di Ballardini: Miccoli, che approfitta di un moderato sonno difensivo bianconero e di una respinta forse non eccellente del rientrato Buffon. Signora in bambola per una decina di minuti, in cui vengono svelati tutti i suoi limiti difensivi. Si fa male anche Mellberg, costretto a uscire. Però Del Piero pareggia su punizione al 39′, sulla quale Amelia non è perfetto. Espulso Sissoko per doppia ammonizione. In dieci, Ranieri non può permettersi di continuare a giocare col tridente, ma lo fa. Entra Camoranesi, ma a uscire è Poulsen. Gol della vittoria del georgiano Mchedlidze con una penetrazione fantastica in area (lento Buffon?).

Cosa succede a Torino ……… secondo

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Juve, non basta Del Piero
Perde in casa col Palermo

(Mucchio selvaggio del Palermo dopo il gol di Miccoli. Ap)       I bianconeri sconfitti all’Olimpico 2-1. Decidono i gol dell’ex Miccoli e Mchedlidze. La squadra di Ranieri non convince e paga a caro prezzo l’espulsione per doppia ammonizione di Sissoko, al 41′. Ottima prestazione dei siciliani, ora al quarto posto in classifica

TORINO, 5 ottobre 2008 – La Juventus stavolta non pareggia. Ma per i tifosi bianconeri non è una buona notizia. Perchè la squadra di Ranieri – che veniva accusato di essere mister X dopo tre pareggi di fila – cade in casa contro il Palermo: 1-2. Gol di Miccoli, Del Piero e Mchedlidze. Un k.o. pesante, che sancisce la prima crisetta stagionale. Forse la prima in assoluto da quando il tecnico romano – che oggi ha operato scelte tattiche opinabili, soprattutto a gara in corsa -, siede sulla panchina bianconera. La Juve non perdeva da 11 partite, considerando lo scorso campionato. E quindi non bisogna drammatizzare. D’altro canto, però, il gioco dei bianconeri continua a latitare, e quando mancano anche i risultati è difficile per i tifosi della Vecchia Signora trovare motivi di consolazione. Non possono sempre bastare gli acuti dei senatori a salvare la patria. Del Piero ha segnato ancora. Ma stavolta il Palermo, un ottimo Palermo, rigenerato da Ballardini, ha fatto meglio. Andando a Torino per giocarsela, e non limitandosi al contenimento. Vincendo meritatamente. E non lo faceva a casa della Juve da 47 anni. Meritandosi il quarto posto in classifica. La ciliegina sulla torta imbandita da un ragazzino georgiano al primo gol in serie A: Mchedlidze.

BUON PALERMO – Ranieri abiura ogni dogma. Per una volta mette da parte il consolidato 4-4-2. Per Giovinco. Schierato dietro le punte: è lui l’1 nel 4-3-1-2. Gli guardano le spalle i cagnacci Poulsen, Sissoko e Marchisio. Camoranesi resta seduto. Ballardini non si copre: preferisce Bresciano a Migliaccio in mezzo. La gara non è granchè. La Juve new look non funziona. I centrocampisti faticano a fare gioco, con Sissoko playmaker, Giovinco riceve pochi palloni e non si muove abbastanza da andarsene a prendere altri. E così le punte restano a corto di rifornimenti. La Juve è un “macchinone” senza benzina. Il Palermo ci mette del suo. A centrocampo ragiona con Liverani, e riparte con le sgroppate di Cassani sulla destra. Davanti Cavani e Miccoli si muovono sottotraccia, serpenti a sonagli pronti a colpire alla prima disattenzione di una retroguardia bianconera senza i titolari Legrottaglie e Chiellini. E così arriva il trillo, anzi il gol, al 24′. Miccoli, uno dei tanti ex, segna sottomisura sulla respinta di Buffon sul tiro di Cavani. Juve sorpresa da uno schema su punizione dei rosanero. Knezevic imbalsamato, “bruciato” da Miccoli. È il quinto gol in campionato del Romario del Salento.

RANERI CI RIPENSA – Ranieri cambia. E torna all’antico. Sposta Giovinco sulla fascia sinistra. La Juve ritorna al 4-4-2. Escono per infortunio prima Miccoli, poi Mellberg. Al 39′ arriva il pareggio bianconero con una punizione il primo gol in tagliata di Del Piero che sorprende Amelia. È campionato del numero dieci bianconero, il terzo stagionale dopo i due di coppa. Addirittura il 33° gol su punizione, addirittura il 244° con la Juventus. E pensare che sembrava destinato alla panchina in caso di disponibilità di Iaquinta. La Juve respira. Ma dura poco. Sissoko si fa espellere per un fallo ingenuo a metà campo. Doppia ammonizione: cartellino rosso. La Juve torna in apnea. All’intervallo è 1-1. Nei primi 45′ meglio il Palermo.

STRATEGIE – Nel secondo tempo la Juve è inibita dall’uomo in meno. E il Palermo dal risultato favorevole. Poche le occasioni. C’è un numero in palleggio di Marchisio – il migliore dei suoi – che poi prova un diagonale destro dal limite fuori di poco. Quindi una punizione di poco a lato di Del Piero. Ballardini sostituisce un altro acciaccato, Bresciano, con il baby georgiano Mchedlidze, una punta. Cambia pure Ranieri. Che ipotizza un arrembaggio finale inserendo Camoranesi (di nuovo schierato da centrale) al posto di Poulsen.

IMPRESA ROSANERO – La Juve ora in contropiede lascia ampi spazi. E il Palermo di Ballardini la punisce. Il gol porta la firma di Mchedlidze, già in evidenza in nazionale contro l’Italia, con un sinistro teso che non lascia scampo a Buffon. Ma la Juve in fase difensiva sembra un torero. Finisce 2-1 per il Palermo. Che sale al quarto posto in classifica. Per la Juve è meglio non guardarla.

Riccardo Pratesi

Cosa succede a Torino ……… secondo

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clip_image004Decidono Miccoli e Mchedlidze. Rosso a Sissoko, bianconeri in 10 per 60′. Ko Mellberg….

TORINO, 5 ottobre – Di male in peggio. La Juve perde in casa con il Palermo (non succedeva da 47 anni) e crolla all’undicesimo posto in classifica. A Miccoli nel primo tempo risponde Alex su punizione, Sissoko si fa cacciare e nel secondo tempo i rosanero trovano il gol con il giovane georgiano. ……..

DISASTRO JUVE – Ranieri cambia ancora: fuori Nedved e Camoranesi per un 4-3-1-2 inedito, con Giovinco dietro le punte Amauri e Del Piero e centrocampo di mastini: Marchisio, Sissoko e Poulsen. Dietro coppia centrale Knezevic-Mellberg con Grygera e De Ceglie. Ballardini mette in campo un aggressivo Palermo, che con il suo pressing toglie fiato e spazi alla manovra bianconera. clip_image010Rosanero avanti al 21′ con Miccoli, bravo a sfruttare una palla vagante in area dopo una super respinta di Buffon su una conclusione di Cavani. L’attaccante si infortuna proprio sull’azione del gol e viene sostituito. Dopo qualche minuto va ko Mellberg e il tecnico è costretto a mettere Salihamidzic, con Grygera che scala centrale. Una difesa che definire ballerina è dir poco. Nervoso Sissoko, si fa ammonire dopo la mezz’ora. Al 38′ un lampo: è la punizione di Del Piero che sorprende Amelia sul suo palo e rimette in pari il match, coprendo le tante carenze bianconere. Sissoo però decide di rovinare il momento di entusiasmo al 41′, quando si fa ammonire nuovamente lasciando la sua squadra in 10. Dopo l’intervallo Ranieri non cambia nulla e la Juve soffre la mancanza di creatività: qualcosa fa Giovinco, che guadagna punizioni dal limite, ma è troppo poco per creare problemi ai rosanero. Entra Camoranesi per Poulsen ma il leit motiv della giornata non cambia: il Palermo riesce a limitare anche il grande ex Amauri e a colpire in velocità con clip_image008Mchedlidze a nove minuti dal termine. L’epitaffio sulla partita è la punizione di Del Piero a pochi secondi dal 90′ che termina alta. La Juve, oltre al pari col Bate Borisov, ha preso due punti nelle ultime tre partite di campionato, con i due gol subiti oggi ha perso anche il primato della difesa meno battuta e ora guarda con preoccupazione all’infermeria: Mellberg da valutare, Legrottaglie out, Chiellini ad oggi non in grado di giocare, Grygera che esce sanguinante al volto per un colpo subito, Camoranesi che inizia a zoppicare dopo neanche mezz’ora dal suo ingresso in campo clip_image006contribuiscono ad oscurare il cielo sopra Ranieri. Il tecnico: «Abbiamo problemi ma li risolveremo». Cobolli Gigli: «Che bravo Cassano!». Del Piero: «Nessuno mi ha chiesto chiarimenti»

TORINO, 5 ottobre – «La vecchia guardia contro di me? Smentisco. Qui si lavora tutti insieme per uscire da questa situazione». E’ un Claudio Ranieri amareggiato quello che si presenta ai microfoni di Sky. La sconfitta interna della Juve contro il Palermo fa scivolare la squadra nella parte destra della classifica e questa cosa lo innervosisce e non poco. Non mancano stizziti affondi alla stampa ma c’è anche la voglia di voler uscire dal pantano della metà classifica: «Abbiamo tutte le possibilità per riprenderci e io non sono preoccupato. A volte si è incudine e a volte martello. Adesso noi siamo incudine».
MALUMORI SMENTITI – Ci sono voci che vorrebbero lo spogliatoio bianconero in fermento contro l’allenatore ma Ranieri si copre: «Nel pregara non c’erano nuvole e non c’era nulla. La sconfitta in casa ci ferisce. Venivamo da tre pareggi e volevamo la vittoria, invece… Ci hanno puniti nell’unica occasione creata nella ripresa». L’espulsione di Sissoko ha reso tutto più difficile: «Giocare in dieci non è facile per nessuno – ha proseguito Ranieri – ma anche in inferiorità abbiamo comunque provato a creare occasioni da gol. Io sull’1-1 la volevo vincere la partita, tanto che ho tolto uno stanchissimo Poulsen per mettere Camoranesi e aumentare la forza lì in avanti. Nedved fuori? Veniva da una serie di partite consecutive e mi sembrava giusto farlo recuperare, come Camoranesi che l’ho messo in campo solo nella ripresa».
DEL PIERO – «Problemi nello spogliatoio? Io non ho notato particolari frizioni anche perchè nessuno è venuto a farmi delle osservazioni e l’unica cosa che conta per me è il parlarsi in faccia». Alex Del Piero smentisce ma non con la dovuta convinzione un articolo apparso in settimana su Tuttosport relativo a dei malumori scoppiati all’interno della squadra bianconera fra la vecchia guardia e mister  Ranieri. «Se nessuno mi dice niente, per me va tutto bene», ha detto il capitano. «Se ci sono problemi bisogna parlarne in faccia, senza aver paura. Le cose si superano solo così. L’unione è la cosa fondamentale. Io resto ottimista e ben venga questa sosta. Dobbiamo lavorare, impegnarsi e dare di più tutti quanti. Dovremo riprendere in mano la situazione perchè tante cose non hanno funzionato. Lippi mi ha chiamato e mi ha detto che non sarò in Nazionale».
COBOLLI GIGLI – Il presidente Cobolli Gigli non è felice ma resta comunque ottimista dopo il ko della sua Juve contro il Palermo: « Situazione difficile perchè oggi volevamo vincere e invece abbiamo perso. Comunque sono convinto che ne verremo fuori come società e come squadra. Dobbiamo uscirne tutti insieme, uniti attorno a Ranieri. Io vedo due squadre che hanno preso il volo ripsetto a noi, soprattutto l’Inter. Vedrete che fra due settimane torneremo».
RANIERI E CASSANO – Il presidente nega che ci siano problemi fra la società e Ranieri: «Escludo nel modo più categorico queste notizie. Condividamo le scelte di Ranieri, portiamo avanti il nostro progetto e ve lo dico ora che le cose non vanno proprio benissimo. Lo spogliatoio è solidale come squadra nel voler portare avanti un processo di successo e in questo senso si avvicina alle scelte dell’allenatore. In 10 nella ripresa  potevamo anche portare a casa il 2-1 ma alla fine abbiamo perso e ci può stare. Fra due settimane si ricomincia tutto da capo». Chiosa su Cassano: «Lo apprezzo sempre di più, mi piace come calciatore ed è molto spiritoso. regala gioia in campo e fuori con la sua simpatia. Mi piace moltissimo».

Cosa succede a Torino ……… secondo

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Juve e Roma, duri ko. ……….I bianconeri in 10 (espulso Sissoko) sconfitti in casa 2-1 dal Palermo: non basta Del Piero. ……..

clip_image001ROMA, 5 ottobre – In attesa del posticipo del Milan, l’Inter vince anche senza giocare. Sì, perché a sorpresa i risultati pomeridiani della sesta giornata vedono cadere le dirette concorrenti dei nerazzurri, Juve e Roma, e andare ko anche il Napoli che – vincendo a Genova – poteva strappare il primato a Mourinho.
clip_image003JUVE E ROMA, DURE SCONFITTE – Boccone amaro per Ranieri, che dopo tre pareggi consecutivi fra campionato e Champions, subisce la prima sconfitta in campionato. La Juve (in campo in 10 per più di un tempo per l’espulsione di Sissoko) battuta in casa dal Palermo di Miccoli e dell’astro nascente georgiano Mchedilidze, che rendono vano il momentaneo pareggio di Del Piero su punizione. Cade anche la Roma, sconfitta a Siena da un gol di Mario Frick. Giornata nera per i giallorossi che chiudono in 9 (espulsi Mexes e Panucci, salteranno l’Inter alla ripresa del campionato dopo la sosta fra 15 giorni): l’umore di Spalletti a fine gara è nerissimo, per i giallorossi è la terza sconfitta su sei partite di campionato.

N. 05 2008/2009

clip_image002Carissimi……… 

Siamo alla quinta settimana, la costa è lontana, e continuiamo la navigazione andando incontro a nuvoloni ……… proprio per questo e necessario sostenerci a vicenda, settimanalmente, sapendo che qualunque temporale, non potrà durare per l’intero percorso del nostro viaggio!!!!

Cosa c’è nelle nuvole che ci preoccupa? Innanzi tutto, questa grossa crisi economica che dall’america si riversa su tutto il mondo economico; una incomprensibile accentuazione di sentimenti di avversione nei confronti di tutti i "diversi"; una nazione che va al seguito di intellettuali quali "Calderoli" ……….. e pensare che ho studiato tanti anni, per farne cosa della mia vità …….. affidarla ad una "casta", spesso ignorante, che invece di governare e bene, si autonomina, e si chiude nei propri palazzi e nei propri festini ………… come una Cuba prerivoluzionaria …….. e con ironia io e tanti Voi ……… "rosichiamo"!!!!!!!!!

Viviamo in un periodo che anche Travaglio e la Juve, se rapportati all’Alitalia, ai Sindacati ed ai veri problemi ………. diventano simpatici!!!!!!

Si parla di federalismo fiscale ……. di autonomia contributiva ……. ed in Sicilia, dove stanno le novità??? Il ns. governatore (Novello "Ben Turpin") ha preso troppo alla lettera la terminologia americana, ed ha nominato anche gli sheriffi, con le stelle di latta e le pistole ad acqua, subito travolti da "parentopoli", gioco di società molto diffuso, lontano parente di "meritopoli" …… applicato in paesi seri !!!!!!!!!!

Ed io e Voi? ……….. MaH! Finchè ci possiamo permettere tutto ciò ……………diciamo: "Speriamo che me la cavo!!!!!!!!!!!!!"