1. Soffro di dissenteria. Quando inizio qualcosa non riesco mai a fin…
2. E’ un dato di fatto: i cannibali cattolici il venerdì mangiano solo pescatori.
3. Con il precedente governo eravamo sull’orlo del precipizio. Con quello attuale abbiamo fatto un passo avanti…
4. Da piccolo ero così brutto che quando mia sorella mi ha visto per la prima volta ha detto a mia madre: ‘Perché non abbiamo tenuto la cicogna?’ (Diego Parassole)
6. Lezione di grammatica italiana: "Avrebbe stato piu’ meglio che non ci fummo mai conobbi". (da Greta)
7. Due computer: ‘Pentium amore mio, questa sera in che modem lo facciamo?’
10. ‘Vi vedo belli carichi!!!’, come disse Bin Laden ai suoi kamikaze.
11. Nell’uomo c’è qualcosa di buono, diceva il cannibale.
Una donna rientra a casa e trova il marito a letto con una bella e giovane ragazza.
‘Porco schifoso!’ gli grida la donna, ‘Come hai potuto farmi questo, una moglie fedele, la madre dei tuoi figli! Ti lascio immediatamente, chiederò il divorzio!’
E il marito: ‘Ehi un momento, lascia che almeno ti spieghi una cosa…’
‘Va bene – dice lei – tanto queste saranno le tue ultime parole che ascolto…
‘Lui comincia: ‘Stavo entrando in macchina per venire a casa quando si è avvicinata questa ragazza e mi ha chiesto un passaggio. Sembrava smarrita, impaurita e indifesa: mi ha fatto compassione, così l´ho fatta salire in auto.
Ho notato che era molto magra, mal vestita e assai sporca. Mi ha detto che non mangiava da tre giorni!
Così, preso dalla compassione, l´ho portata a casa e le ho scaldato gli involtini di carne che avevo preparato per te ieri sera, quelli che non hai mangiato per timore di metter su peso.
Beh, li ha divorati in un istante! Visto che era sporca l´ho invitata a farsi una doccia e mentre era in bagno ho visto che i suoi abiti erano lerci e pieni di buchi: li ho buttati via.
Dal momento che aveva bisogno di vestirsi, le ho dato i tuoi jeans di Armani di qualche anno fa, che tu non metti più perché ti sono diventati stretti. Le ho dato anche l´intimo che avevo comprato per il tuo compleanno, ma che non indossi perché dici che ho cattivo gusto.
Le ho dato anche quella camicetta sexy che mia sorella ti ha regalato a Natale ma che non metti per farle un dispetto, e anche
quegli stivali che avevi preso in quella costosa boutique ma che non portavi perché in ufficio una ne aveva un paio uguali…
‘ A questo punto l´uomo tira un lungo respiro e continua: ‘Mi era così grata per la mia comprensione e aiuto che mentre l´accompagnavo alla porta, mi si è rivolta in lacrime e mi ha chiesto:
‘Non c’è qualcos’altro che tua moglie
Il sig. Mario che un giorno andò dal medico e gli disse:
"Dottore, la mia memoria non è più quella di una volta. Non può mica darmi qualcosa per aiutarla?"
"Sa, Mario, l’età…. però prenda queste pastiglie e proviamo", gli disse il dottore allungandogli una ricetta.
Mentre se ne sta andando, Mario si ferma, sbattendosi la mano sulla fronte: "Ah, ecco!
Vede, dottore, che memoria? Alcuni miei amici mi hanno detto che ci sono delle pastigliette anche per…. ecco….. sa, un pò di sesso, anche alla mia età, non dispiacerebbe……"
"Ma certo, Mario, venga!" e gli passa anche una ricetta per il Viagra.
Qualche tempo dopo il dottore ritrova Mario.
"Come va? E’ migliorata la memoria?"
"Macché, dottore. Non ricordo nemmeno cosa ho mangiato a pranzo….." fa Mario sconsolato.
"E… per il resto?" aggiunge il dottore, ammiccando e strizzando l’occhio.
"Il resto cosa, dottore? Ah….. a proposito….. guardi " fa Mario indicando la patta dei pantaloni, sotto cui si intravede un grosso affare:
"Tutte le mattine mi sveglio con ‘sto po pò di roba…. ma…..
NON MI RICORDO COSA FARNE!!!!!!!!!!!!!!!!"
(Mai Pubblicato)
Carissimi ….. continuiamo con la seconda parte della trilogia dedicata, al “palamito d.o.c.” e lo “Stadio”. Eravamo arrivati alla “rastrelliera” (i tornelli), supponiamo che abbiate chiara la parte dello stadio nella quale intendiate sedervi, dovete ancora stabilire quale è l’ingresso, segnalato da grandi cartelli gialli appesi alla ringhiera, quale è il settore, quale è la fila ed il posto. Tutto è riportato in quel mostruoso rettangolino di 11×6,5 cm (la parte di biglietto che resta a voi). Questo mese, esamineremo il caso della partita vista dalla Tribuna Coperta. La fila che dovremo superare è ben poca cosa rispetto ad altre parti dello stadio; ma con l’aiuto dell’omino con la casacca gialla catarifrangente riusciamo, obliterando il biglietto, a superare la “Vedova di Norimberga” ed ecco che subito dopo ci troviamo davanti due poliziotti e ci deve andar bene che non tengano al guinzaglio un pastore tedesco. Finalmente siamo li, superati uno dei tanti ingressi, controlliamo il settore ed ecco che davanti a noi si apre una vista spettacolare, un rettangolo verde, un intero stadio pieno di gente vestita di tutti i colori, ed un predominare di colori rosa-nero, ed un altoparlante che gracchia frasi in modo assordante. Il tempo di arrivare al primo ballatoio, vediamo un altro omino con una casacca gialla catarifrangente con scritto “steward” affacciato sul campo e gli chiediamo “mi scusi settore A8?” Lui senza scomporsi ne voltarsi dal guardare ciò che succede in campo indica con un gesto “ccaa” ed allora in modo ancor più gentile ritorniamo a chiedere “la fila 17?” Lui ancora di più infastidito, risponde “picchì, un li sapi leggiri i nummera nne scaluna?” Di rimando noi “molto Glamour, grazie, la segnalerò al customer satisfaction” ed è a questo punto che l’omino da piegato si mette in piedi in tutta la sua imponenza, con aria minacciosa e capiamo che non è aria, e con la “lingua a fasciacollo” affrontiamo una salita di pendenza pari a quella di una “pista nera”. Finalmente arriviamo alla mitica fila 17 e chiediamo al gentile spettatore seduto al primo seggiolino “scusi è questa la fila 17?” E lui senza guardarci in faccia sibila “seh” e noi “il posto 23?” Lui “l’avi a talari sutta u seggiolino” e noi con uno sguardo veloce, capiamo che trovasi in mezzo alla fila, già parzialmente piena ed a questo punto chiediamo “permesso, posso??”. E così che il signore in testa alla fila si alza lasciando un passaggio così stretto ed angusto, e noi ci incamminiamo ma senza accorgercene incontriamo lo sguardo paonazzo con gli occhi di fuori dello spettatore, che ci sta facendo passare, prima che questo esclami “botta di sale a lei, matri mia, u piedi mi rumpiu, e quantu pisa” e noi imbarazzati “mi scusi, ma è stretto, non l’ho fatto a posta” e nel districarvi, con i nostri glutei, andiamo a dare una botta alla testa dello spettatore della fila di sotto, il quale grida “e camurria, ancora assai avi a durari?” In un modo o in un altro, arriviamo al nostro posto, libero ma in mezzo a due signori stacciuti e questa volta ci sediamo stando accorti a non pestare i piedi a nessuno e ci rannicchiamo nelle spalle per entrare nel seggiolino, e mentre i nostri vicini trasbordano su di noi pensiamo, “ancora ci sono 90 minuti più l’intervallo ed il recupero, ma quando finisce questa partita??” Sedutoci, percepiamo una sgradevole quantità di odori, dal sudore del grasso signore di sinistra, ad uno ancor più inconfondibile e ci voltiamo di scatto incontrando un sorriso e lo sguardo di una persona che esclama “Dottore, lo dicevo che era Lei? Ma ha da molto tempo che non si fa vedere! Abbiamo avuto pesce speciale di questi tempi! Le posso presentare la mia famiglia? Noi siamo da sempre abbonati in tribuna perché la partita si deve vedere in tribuna!” E noi sorridiamo e cortesemente, stringiamo le mani a tutta la famiglia, riprendendo posto e nell’attesa iniziamo a guardarci intorno, per vedere il campionario di umanità. Vediamo il tipo che la domenica va allo stadio giacca e cravatta, il professionista yuppie con il giaccone sociale ed il cappellino del Palermo, la donna vestita provocante da raccordo anulare per l’occasione, vediamo alla nostra la tribuna “Vips”, la zona riservata alla tribuna stampa e poi vediamo “le riserve indiane” quei posti irragiungibili in vetta alla tribuna, dove nevica pure ad agosto o dietro la sbarra in prima fila sul ballatoio e la si possono riconoscere tutti gli “scrocconi in purgatorio”, cioè i biglietti dati omaggio per dovere dalla società alle varie commissioni di vigilanza, vari enti di controllo e federazioni….ed è lì che ci viene il primo sorriso e ci rilassiamo …..il posto è strettino, ma abbiamo pagato ed è il nostro posto, il migliore che esista …. E forza Palermo ……. Il resto lo vedremo alla prossima puntata ……Un Abbraccio…..il Vs. Epruno.
Per tutti quanti tra voi hanno figli e non lo sanno, abbiamo un’area attrezzata per i bambini!
Il gruppo di recupero della fiducia in se stessi si riunisce Giovedì sera alle 7. Per cortesia usate le porte sul retro.
Care signore, non dimenticate la vendita di beneficenza! E’ un buon modo per liberarvi di quelle cose inutili che vi ingombrano la casa. Portate i vostri mariti.
Tema della catechesi di oggi: "Gesù cammina sulle acque". Catechesi di domani: "In cerca di Gesù".
Il parroco accenderà la sua candela da quella dell’altare. Il diacono accenderà la sua candela da quella del parroco, e voltandosi accenderà uno a uno tutti i fedeli della prima fila.
Cappuccetto Rosso sta attraversando allegramente il bosco in bicicletta quando il lupo le si para davanti:
‘BU!!’
Lei si spaventa e cade:
‘VAFFANCULO! PEZZO DI MERDA! MI HAI ROTTO LA BICI; ADESSO COME FACCIO!!
Il lupo allora
le dice:
‘Smettila per carità, adesso prendo la saldatrice e te la aggiusto. Basta che la smetti!
E così prende la saldatrice, aggiusta la bicicletta e se ne va in un’altra zona del bosco a tendere un altro agguato.
Ad un certo punto…
‘BU!!’
Di nuovo Cappuccetto Rosso che
cade dalla bici:
‘VAFFANCULO! PEZZO DI MERDA! MI HAI ROTTO LA BICI; ADESSO COME FACCIO!!
E il lupo, sconsolato prende la saldatrice, aggiusta di nuovo la bicicletta e se ne va.
Dopo un po’….
‘BU!!’
Cappuccetto Rosso cade:
‘VAFFANCULO! PEZZO DI MERDA! MI HAI ROTTO LA BICI; ADESSO COME FACCIO!!
Il lupo, ormai mezzo isterico riprende la saldatrice e aggiusta ancora la bicicletta, dopodiché, stanco e nervoso Se ne va a casa della nonna.
Dopo un po’ anche Cappuccetto Rosso arriva alla casetta, entra e trova la ‘nonna’ a letto.
‘Nonna,
ma che orecchie grandi che hai!’
E il lupo: ‘Per sentirti meglio piccola mia’
‘Nonna, ma che mani grandi che hai!’
E il lupo: ‘Per accarezzarti meglio piccola mia’ ..
‘Nonna, ma che occhi rossi che hai…
‘E VAFFANCULO STRONZA, E’ TUTTO IL GIORNO CHE SALDO!!!!!!!
Io ero molto felice: la mia fidanzata ed io eravamo insieme da più di un anno, perciò decidemmo di sposarci. I miei genitori ci aiutarono in tutti i modi possibili, i miei amici mi assecondavano,la mia fidanzata era un incanto. C’era solo una cosa che mi dava molto fastidio: la migliore amica della mia fidanzata. Era intelligente e sexy, delle volte mi faceva il filo, turbandomi… Un giorno, l’ amica della mia fidanzata mi telefonò e mi chiese di andare a casa sua per aiutarla con la lista degli invitati al matrimonio: quindi io andai.Era da sola e quando arrivai, mi sussurrò che (nonostante dovessi sposare la sua migliore amica) nutriva sentimenti e desideri verso di me e che non poteva più nasconderli. Prima di sposarmi e compromettere la mia vita e quella della sua migliore amica, voleva fare l’amore con me per una volta sola. Cosa potevo dirle,talmente sorpreso, che non dissi una parola. Lei disse: ‘Andrò in camera e (se lo desideri) entra e sarò tua.’Ammirai il suo meraviglioso fondo schiena… come si muoveva al salire le scale!!! Mi alzai dalla poltrona e rimasi lì in piedi per un pò…allora mi girai… andai alla porta d’ingresso…aprii e uscii!!! Mi avviai verso la mia auto… La mia fidanzata era fuori con lacrime agli occhi, e mi disse: ‘sono felice e orgogliosa di te:
Hai superato la mia piccola prova…non potevo scegliere un uomo migliore come sposo!’>>>
MORALE: Lascia sempre i preservativi in macchina!!!