Grazie a Giuseppe Romano e Blogsicilia ……un esempio di inquinamento acustico ma ben augurante dal mercato di Ballarò a Palermo.
Grazie a Giuseppe Romano e Blogsicilia ……un esempio di inquinamento acustico ma ben augurante dal mercato di Ballarò a Palermo.
….Si guarda alla primavera, con ottimismo, tranne coloro che soffrono delle tante allergie e con tutto ciò che abbiamo scoperto esserci nell’aria che respiriamo, non possiamo stare tranquilli! Chi guarda alla primavera con terrore, ma soprattutto all’estate e di conseguenza a tutte le stagioni che verranno, sono coloro che per il momento si fregiano dell’appellativo di “politici”, certo figure lontane da quelle per antonomasia che abbiamo imparato a conoscere nei tempi delle ideologie della politica. Ma perché, costoro guarderebbero con terrore alle stagioni che verranno? Ma è subito detto, perché a conti fatti, se non ci si inventa qualcosa di straordinario, non si ritornerà a votare prima di tre anni! E si, diciamocelo, tanto non ci sente nessuno, questi “politici” vivono per le elezioni! Il fascino che ha una campagna elettorale, per costoro e per i loro “entourage” non ha prezzo. Va bene, per loro è un piacere che aiuta a sopportare lo stress di girare il territorio, fare i soliti discorsi a più persone, stringere mani, fare più brindisi in una serata, ma abbiamo pensato al giro di denaro che una campagna elettore mette in circolo? Riusciamo a comprendere quanta gente, quanti mestieri, quante strutture vivono attraverso i “debiti”, molto spesso, di coloro che cullano i sogni di una elezione? Certo chi viene “eletto” e quindi oggi “l’unto del signore”, troverà un posto di lavoro alquanto redditizio che a seconda del tipo di competizione può cambiarti la vita! Di fatto, con una “elezione”, ti “sistemi” e se ci sai fare “sistemi anche la tua famiglia ed il tuo seguito”, ad onor del vero con più difficoltà di quanto accadeva prima, ma diventare “Deputato Regionale” è pur sempre un grosso traguardo. Il mondo del lavoro, perderà così un disoccupato che da li a poco, inizierà una fase grande fibrillazione che accompagnerà la distribuzione delle sedie o chiamiamole con il loro nome storico, “poltrone di potere”, e con questa operazione che lascerà trascorrere qualche mese, si tirerà avanti fino a qualche altra elezione o crisi che ingenereranno ulteriori, rotazioni, gli adorati “rimpasti”. Benedetti “rimpasti”, capaci di dare una poltrona a chiunque! Prendete il caso della nostra “città”, governata da un Sindaco e da una sua giunta ad oggi di 13 elementi, e se vogliamo dar credito al sito internet istituzionale, chi come il sottoscritto non comprende nulla di politica, legge che dal maggio del 2007, momento dell’ultima elezione del “Primo Cittadino” a seguito di assestamenti, per giungere alla squadra attuale di “13 apostoli” si è dovuto assistere a 27 dimissioni, 13 subentri ed una revoca, con assessori che sono usciti e rientrati più di una volta, deleghe accorpate e scorporate e poi cambiate, se non è divertimento questo? Adesso, che tutti sanno di dover avere davanti quasi tre anni senza competizioni elettorali cosa farà la “politica”? Come al solito la risposta mi giunge, dal saggio Salvatore, il mio barbiere, che tra una forbiciata e l’altra mi risponde: “Governare, caro Dottore! E quindi …..travagghiari, questa è la cosa difficile!” Un abbraccio, Epruno.
E un giorno, finalmente, prese l’autobus;
Lasciò basiti gli uomini del suo codazzo, le auto d’autorità davanti il portone, e si avviò verso la fermata dell’autobus;
E un giorno si decise a mischiarsi come uomo qualunque tra l’umanità che ogni mattina iniziava la sua giornata;
E un giorno, salì su quell’autobus, e riscoprì in un istante sensazioni, dimenticate da qualche parte della sua memoria, si sedette e si guardò intorno;
E un giorno, provò ad origliare i discorsi e le lamentele di gente comune e non le istanze di delegazioni organizzate, e provò a capire i disagi di coloro che probabilmente avevano delegato in Lui ogni speranza di miglioramento;
E un giorno, si ritrovo solo da “cortigiani”, ma si senti in compagnia di tante voci comuni, di tanti sguardi che meravigliati di trovarseLo tra di loro, provarono ad accendere i loro visi solcati da preoccupazioni, con un sorriso;
E un giorno, guardo fuori dal finestrino di quell’autobus e comprese che cosa era il traffico, cosa significava parcheggiare, cosa erano le buche in strade tenute male;
E un giorno, anche Lui si alzò per scendere alla Sua fermata, consapevole che la realtà non era quella così ottimistica, che provava a raccontare ogni giorno alla gente;
E quella mattina si svegliò, grazie alla suoneria di quel telefonino ed alla voce che dall’atro capo gli ricordava:”Eccellenza! C’è l’Auto d’ordinanza che aspetta giù!”
E capì, e capimmo, che era stato “solo un sogno”!!!! (F.to Epruno)
Editoriale 8° Puntata – Time Magazine in The Week – “La Voce di Epruno”
E ti terrò la mano, perché non comprendi il significato e non vuoi rassegnarti a disegni che hanno voluto così;
E ti terrò la mano, quando conterai il tempo e ti darai una ragione nel sollievo per una fine di una sofferenza;
E ti terrò la mano, perché tutto è accaduto così presto;
E ti terrò la mano, anche quando vorrò confortarti perché ne senti l’assenza e non ti sentivi preparato;
E ti terrò la mano, anche quando penserò e sarò consapevole che non potrò più far nulla per te;
E ti terrò la mano, anche quando non essendoci passato direttamente, cercherò di comprendere ciò che significa;
E ti terrò la mano, perché tra tanti progressi dell’umanità non potrò rassegnarmi all’idea che si ripara di tutto ma non si può ancora porre rimedio ad una “cellula ribelle”;
E ti terrò la mano, perché con un mio piccolo gesto, all’apparenza insignificante, con pochi euro, arricchirò la mia tavola con un simbolo della tradizione pasquale ed aiuterò la ricerca a riparare questo “errore” ed a permetterti di condividere più a lungo l’affetto dei tuoi cari, anche se non ti conosco, anche se magari non so neanche che esisti;
E ti terrò la mano, perché supererò il mio egoismo, perché imparerò a donare, perché imparerò che un problema, è un grosso problema anche se non è il mio problema;
E ti terrò la mano, perché ………….“La Dolcezza migliora la vita, è un gesto, è un modo di essere, è un dono prezioso, che aiuta Tutti, per dare speranza a Tutti!” (F.to Epruno)
Editoriale 7° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"
Di privato c’era soltanto la nostra voglia di accendere il microfono e parlare, e di diffondere nell’etere idee e sensazioni insieme ai propri gusti musicali;
Siamo stati da prima, “Pirati” poichè trasmettevamo clandestinamente non essendo autorizzati, da località segrete e spesso in movimento;
Siamo stati un po’ tutti il “Lupo Solitario” di American Graffiti che nell’immaginario collettivo, trasmetteva da un aereo che volava sopra le teste degli ascoltatori e non atterrava mai;
Siamo stati come i conduttori di “Radio Caroline” che trasmetteva da un nave di fronte le coste dell’Essex;
Siamo stati innamorati di questo tipo di Radio “perché arriva dalla gente e se è libera, libera la mente”.
Siamo stati con “Radiofreccia” ad attendere Mario che prima o poi riaprisse o con “Radio Aut”, a contare una breve distanza, lunga 100 passi che separava un abisso tra due mondi, il nostro e quello dell’illegalità, pure a costo di rimetterci la vita;
Ma tra tante proroghe, circa mille, proprio di noi, dovevi dimenticarti? Non lo sai che spegnendo la “nostra voce” hai spento forse una dell’ultime espressioni libere che un mondo globalizzato, anche nel settore dell’informazione, distrattamente poteva ancora permettersi? O forse sapevi certamente che “con la radio si può scrivere, leggere o cucinare” ma soprattutto …………“non si smette di pensare!” (F.to Epruno)
Editoriale 6° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"
Sarà un FLASH-MOB FREEZING STYLE. Tutti presenti alle 17:30 puntuali, passeggiando liberamente davanti al Teatro e al suono di un fischietto ci bloccheremo tutti con un libro aperto in mano simulandone la lettura (qualsiasi libro, anche le pagine gialle o il vocabolario vanno bene).
BISOGNA ESSERE COMPLETAMENTE FERMI E GHIACCIATI IN SILENZIO FINO AL SUONARE DEL 2° SEGNALE CHE DETERMINA LA FINE DEL MOB!
NON MUOVETEVI IN GRANDI GRUPPI, MA COME SE FOSTE LI PER CASO, LA GENTE NON DEVE ACCORGERSENE PRIMA DEL SUONO DEL FISCHIETTO
ALTRA COSA IMPORTANTE; PORTATE MACCHINE FOTOGRAFICHE E VIDEO CAMERE PER PUBBLICARE POI SUL GRUPPO "LEGGERE LEGGERE LEGGERE".
UN VOLONTARIO CON MEGAFONO LEGGERA’ LE MOTIVAZIONI DEL CONGELAMENTO DURANTE IL CONGELAMENTO.
"Leggere, leggere, leggere!" – Primo esperimento nazionale.
Il 26 marzo 2010 regala un libro ad uno sconosciuto.
Sabato 6 Marzo 2010 – 5° Puntata
SONO LORO
Sono i primi occhi che vediamo, pieni di amore, dopo tanta attesa e sofferenza;
Sono le prime mani che conosciamo quando ci accarezzano sorridenti;
Sono il nostro primo tuffo al cuore, quando ancora non conosciamo il significato di tali sensazioni;
Sono le nostre prime delusioni, quando ci si negano;
Sono le nostre maestre nell’adolescenza;
Sono le nostre compagne nella vita;
Sono coloro che ci accompagnano attraverso i percorsi più difficili, condividendo in silenzio ogni nostra difficoltà;
Sono coloro che ci rendono normale il quotidiano non facendoci notare il passaggio dal ruolo di figlio al ruolo di padre;
Sono coloro che ci rendono padri e ci richiamano alle nostre responsabilità, noi che rimarremmo Peter Pan per una vita;
Sono loro, disposte a sentire i nostri sfoghi con pazienza e le nostre cazzate, e le nostre delusioni, quando chiunque ci interromperebbe per dirci, …”Sai …anche io!!”
Sono loro che anche se “anziane” con una loro carezza materna, dall’alto di una lunga vita di sacrifici, sapranno rassicurarci e confortarci amorevolmente;
Sono forse i loro gli ultimi occhi che vedremo quando non ci sarà più tempo;
“Ed allora, lunedì più che un Augurio il Nostro..Grazie”!
….Giunge l’autunno anche per gli uomini, ed in quella stagione nella quale accanto a tante incertezze, si tiene sempre di più a conservare il proprio fascino ed a tenersi in competizione con i giovani, si tentano tutti gli espedienti per non arrendersi! Anche gli uomini, ammettiamolo, possiedono una certa civetteria personale e da qualche tempo, in cosmesi, nel nostro paese, spendono più denaro di quanto ne possa spendere la donna. Seduto nella barberia del nostro amico Salvatore, si discute di capelli, ovviamente, di come mantenerli, dell’arte del riportino e perché no, dei capelli bianchi. La barberia una volta famosa per i suoi calendari profumati con le donnine discinte in atteggiamenti e pose che oggi potrebbero certamente sfogliarsi nella “Famiglia Cristiana”, oggi sono piene di riviste dove si esalta uno dei peccato nascosti degli uomini “anta”, la tintura dei capelli. Quel naturale imbiancamento delle chiome che ti prende inizialmente dalle basette, si estende alle tempie, e si fa strada un capello si ed uno no e si nota di più, più corti sono i capelli. Quindi tra gli uomini, c’è chi non accetta che il bianco si faccia avanti nei capelli e che fanno i conti con problemi di ricrescita, ancor più che le donne. Ma perché gli uomini si colorano i capelli e mantengono il segreto, negando sempre l’evidenza? Ed in più, avete mai visto nel barbiere, mentre attendete, un altro uomo colorarsi i capelli? I clienti, vanno di prima mattina a farsi tingere i capelli? Esistono colori per capelli differenti da quelli femminili? Comunque sia una pletora di persone, si identifica chiaramente per la consistenza ed i colori accessi, ma a tal punto che si comprende subito che i poveri capelli non hanno naturalmente mai assunto quella tonalità in giovinezza. Colori quali il turchino, ruggine, nero imperano tra le teste di uomini che non si rassegnano a lasciar vedere lo scorrere del tempo, il sopraggiungere della maturità. Pertanto, nell’attesa seduto ad aspettare il mio turno, chiedo a Salvatore, “Lei se li tingerebbe i capelli?” E lui con quella sua aria serafica, tra una forbiciata ed un’altra “Dottore, e quali capelli dovrei tingere? Non lo vede che quasi, ormai non ne ho più?” Ed io sorridendo incalzo “Ed allora come fa una persona in età a tingersi i capelli, ma soprattutto perché?” E lui continuando imperterrito a tagliare “Dottore, sa , possono essere tanti i motivi, ma certamente per me. sempre di “scagliola” si parla!!” E dopo una pausa continua “Non è per piacere alle proprie moglie, che a mio parere, si decide di continuare a sembrare sempre con tutti i capelli neri …. Ad esempio. consideri che le mogli dal canto loro, continuano ad avere miti quali Richard Gere Claudio Baglioni. e loro non si tingono i capelli, anzi del capello bianco, ne fanno un vanto!” Ed io continuando perplesso giunto al mio turno, mi siedo sulla poltrona ed alla sua domanda “Dottore, il solito taglio?” Senza riflettere un momento, rispondo prontamente …”Salvatore, mi faccia il solito taglio alla Arrigo Sacchi!!!!”…..Un abbraccio, Epruno.
In principio, brillavamo per essere un popolo di poche parole, non avevamo visto nulla e nulla sapevamo! Adesso parliamo, parliamo tutti e di tutto. Parliamo troppo!!
Ci lamentiamo di tutto, cerchiamo ogni ribalta per poterlo fare, lo diciamo al “giornale tizio”, alla “radio caia”, al “giornalista filano”, ma parliamo ed abbiamo una opinione su tutto, prendiamo posizione su ogni cosa, anche senza conoscer nulla di ciò di cui stiamo discutendo, ma abbiamo una opinione! Siamo la massa….
Lui no! Lui non parla. Lui sta zitta! Lui non ha una opinione e se la possiede, la tiene per se, gelosa del fatto che “questa”, debba esser sempre pronta per esser cambiata a seconda di come gira il vento.
Lui è tranquillo! Lui sta bene e vive nelle proprie “riserve indiane”, i “circoli”, i “club”, dove si condivide il tutto, fino anche le opinioni, proprio quelle opinioni che non ci sono! E vive frequentandosi ….
E così facendo è lì che cresciamo la classe dirigente della nostra società, tra la gente disposta a stare tranquilla e frequentarsi ed avere proprie opinioni, si, ma ben conservate, pronte ad esser cambiate, dietro quel vento!
Da una parte “la massa” che si lamenta, a ragione, e che non andrà mai lontano, dall’altra parte chi sta tranquillo ed è “utile”, poiché sa che dalla sua “tranquillità” nascerà una vita agiata ed un radioso futuro per lui e per la società! Una vita tranquilla….utile…….da “utile idiota”! (F.to Epruno)
Editoriale 4° Puntata – Time Magazine in The Week – "La Voce di Epruno"