Archivio per la categoria: Epruno – Status Donne (CTS)

Impara l’Arte

“Con la cultura non si mangia” disse Giulio, quell’altro ancora, non certamente Giuliano della Rovere, Papa Giulio II, lui si che aveva ben chiara l’importanza dell’arte tanto da ingaggiare per dipingere un patrimonio dell’umanità un bizzarro artista come Michelangelo
che guarda caso morirà anziano e ricco.
Di cultura si mangia e come … e anche vero che di molte della grandi opere giunte a noi non è rimasta memoria dei loro creatori che comunque per la loro epoca furono onorati, compensati e riveriti.
“Con la cultura non si mangia”.
Non credo che il Giulio, cultore della moderna economia, credesse in ciò, la gaff a mio parere è più che altro riconducibile alla convinzione che la creazione artistica è stata sempre frutto di tormento e tranne coloro che ebbero la fortuna d’incontrare mecenati, gli altri, morirono in miseria non abbastanza apprezzati in vita o conducendo spesso esistenze balorde.
I mecenati di oggi, sono il mondo dei collezionisti, delle gallerie e dei musei.
Oggi l’arte è anche un business e se i grandi artisti dell’epoca avessero avuto l’opportunità di vivere in un mondo come quello odierno della comunicazione organizzata probabilmente avrebbero fatto vite da nababbi.
Quindi non è vero che “con la cultura non si mangia” e vero di contro che nel nostro paese c’è ancora poca managerialità all’altezza di sfruttare l’enorme risorsa del patrimonio culturale e un ministro, vertice massimo di questa managerialità, che seppe farsi scappare quanto sopra, ne è la triste testimonianza.

(Scritto e Letto nel 3° Episodio di Status Donne – Su CTS – Format di Paola Carella)

Donna Franca

Donna corvina per sempre giovane, in posa snob, vestita di un abito di velluto nero con una lunga e imbarazzante collana di perle al collo, gioiello su un gioiello.
Noi non c’eravamo eppure è questa l’immagine che di lei conserviamo grazie all’arte di Boldini che affidò al tempo l’istante di un mito, come un moderno selfy concesso da una persona importante.
Luce che seppe mantenersi in grande dignità attraverso l’amore, le disgrazie e il dolore.
Donna invidiata da chi non osò competere, non per censo o per bellezza, ma per pari classe.
Noi non c’eravamo per banalizzarci nei pettegolezzi …. racconti di un grande amore o di tradimenti, di viaggi, di lontananze e di ritorni come di regali e pentimenti.
Racconti di un donna mito, per l’epoca, che eguaglia e supera il suo uomo.
Noi non c’eravamo la videro andar via e ritornare, almeno in quello che fu di lei definitivamente.
Anche alla sua immagine toccò la stessa sorte, recuperata dall’oblio grazie alla generosità altrui.
Destino di chi desidera ritornare per restare…. volontà che va rispettata da chi ama raccontare di un mito
di una lontana Palermo felicissima e dall’immagine a lei legata, di una Regina senza regno, ma regale come poche.

(Scritto e Letto nel 2° Episodio di Status Donne – Su CTS – Format di Paola Carella)

Al Nostro Risveglio

Può darsi che sia giunto il momento di donne alla guida della nostra società, visto l’evidente stato delle cose?
E se il futuro oltre che giovane fosse anche al femminile?
L’ironia maschile va avanti per stereotipi e vede così la società in mano alle donne:
Se fossero le nostre figlie a guidare la società? …
Quelle rimangono sempre le nostre bambine a qualunque età e quindi per noi mai pronte;
Se fossero le nostre mogli? …..
Figuratevi una moglie al comando, fissata con il concetto della pulizia, dello shopping e perennemente in ritardo negli appuntamenti istituzionali (causa la scelta degli accessori adeguati al vestito di gala), anzi la immaginiamo durante liti giornaliere nei cantieri, mentre mette ordine e spolvera, per portarsi avanti nei lavori, prima che questi siano ultimati;
Se fossero le nostre madri? …..
La madre è una santa, ma per questo c’è già Santa Rosalia e una santa basta alla guida della città;
Per anni gli uomini hanno spregevolmente additato lo stereotipo della “signorina Silvani”, della donna furba, senza alcuna evidente qualità lavorativa che unica nel contesto, finisce per essere influente grazie all’esistenza del capo improvvisatosi tombeur de femmes. (Colpa dell’uomo imbecille e senza spina dorsale, non certamente della donna).
La donna per anni, nel dipinto familiare è stata rappresentata al suo posto, silente.
La nostra storia è piena di donne forti e di mariti balordi.
Si è sempre detto che dietro ad un grande uomo, vi è sempre stata una grande donna.
Quando accadrà, siamo certi che dietro una grande donna troveremo sempre un grande uomo che rinunci alle proprie ambizioni?
Purtroppo Palermo è donna e in quanto tale è rivale delle donne.
Si sa che le donne tra di loro non riescono ad essere alleate, sanno confidarsi segreti che neanche gli uomini negli spogliatoi sono in grado di dirsi, ma sono sempre pronte a rivaleggiare tra di loro, anche in modo scorretto, regalandosi delusioni e poi far pace, ma mai riuscire a far sistema ed allearsi.
Quando le donne decideranno di fare squadra non ce ne sarà più per nessuno, nel lavoro come nella politica e in quel momento ci sorprenderanno come sempre, facendoci trovare tutto pronto al nostro “risveglio”.
Attendiamo quindi il risveglio di questa città.
(Scritto e Letto nel 1° Episodio di Status Donne – Su CTS – Format di Paola Carella)