Carissimi,
Quest’anno diversamente da quanto programmato non si accenderà il braciere olimpico delle XXXII Olimpiadi di Tokyo e ciò non accadeva dai VI Giochi Olimpici di Berlino nel 1916 non disputati per motivi bellici, ma ciò che è peggio per noi, non si accenderanno i ben più importanti e mitici bracieri delle “arrustute nei billini” e nelle campagne per la festività del “1° Maggio”. Non verranno massacrate intere mandrie e date al fuoco per festeggiare in contesti dove molto spesso il lavoro era un eufemismo o addirittura una opportunità per fare festa, basta che si mancia, ci si spancia.
I secondi a ringraziare saranno gli operatori dei pronto soccorsi che come detto la volta scorsa saranno impegnati in emergenze più importanti, i primi ovviamente saranno le bestie e il terzo se vogliamo “benedetto buco dell’ozono” che non si vede ad occhio nudo, ma si percepisce in giornate come queste, come farebbero gli abitanti di via Crispi in Palermo i giorni in cui le navi di “lapardei vestiti da grandi stilisti” vengo “abbiati” dalle navi da crociera non appena approdate in porto.
Il lavoro, non verrà celebrato in piazza, proibiti i concerti causa gli assembramenti, non verrà celebrato attorno ai bracieri e forse davanti ad una fettina d’arrosto ed una insalatina, chiusi una piccola cucina, qualcuno riscoprirà il vero valore di una ricorrenza come questa e qualche altro si picchierà con la moglie, questa volta avendo la peggio visto che prevarrà la rabbia orgogliosa di chi giornalmente, mediamente fa due lavori, uno in regola per il secolo e l’altro a vita per la famiglia.
“Il lavoro nobilita l’uomo” ma solo oggi abbiamo scoperto che sostanzialmente “il lavoro mobilità l’uomo”, in momenti in cui siamo stati confinati dal governo in casa per “arresti domiciliari”.