Carissimi
Ne ho lette tante, ma mi piace pensare che quel giorno alla “dogana” andò così.
“Buongiorno mi scusi chi è il responsabile? Dovrebbe autorizzare l’ingresso in porto di questa nave che viene da Tunisi.”
“Purtroppo, causa un decesso, non siamo perfettamente in regola con le disposizioni emanata dal viceré ma come vede la nave abbondantemente piena di un carico interessante e se lei dimostrerà un pochettino di buonsenso saprò anche ringraziarla a dovere.”
“Poi mi auguro che lei si fidi dei suoi colleghi di Trapani, non vorrei dirle nulla, ma abbiamo già fatto scalo a Trapani e ora dovremmo procedere per l’ingresso a Palermo per la consegnare della merce.”
Il doganiere rimasto in silenzio per tutto il tempo mentre l’armatore chiedeva di chiudere un occhio sul controllo delle regolarità, allungò la mano per afferrare quel sostanzioso sacchetto di monete comparso sul banco, e senza neanche contarle, le fece sparire pronunciando soltanto una frase: “mi scusi ma topi a bordo ne avete?”
L’armatore nell’accennare ad una grassa risata rispose” Carissimo amico, ma perché si sono mai viste navi senza topi ah ah ah…?”
Poi indicando un forziere fatto scaricare dai suoi uomini in quel locale disse: “questo è un pensiero per il suo disturbo e per i suoi colleghi.”
La risposta fu sintetica: “potete entrare.”