Carissimi
Come si fa a non scegliere, come si fa a non voler scegliere, come si fa a non sapere scegliere?
Lo/la vedete al supermercato a turno dietro di voi mentre date disposizioni circa le vostre preferenze, prima di essere servito, lui/lei come se volesse essere invisibile, cosa che non è, ascolta tutti i vostri discorsi ed alla fine, rivolgendosi al banconista dice: “prendo quello che ha preso il signore prima di me!”
Accade che voi avete fatto una scelta ponderata più che abitudinaria del tipo 200g di “giraffa farcita” o “bue in grasso di uro” o addirittura “stricnina” che lui/lei che sta dietro di voi ad ascoltare, dice: “prendo la stessa cosa”.
Ciò accade non soltanto per le cose da mangiare, accade anche in un negozio di abbigliamento, dove voi state a scegliere e provare i capi che vi fanno stare meglio e non appena lo posate sulla montagna di roba che avete provato, c’e chi, sperando di essere invisibile, vi stava guardando e che alla fine o sfila da quella montagna di roba il vostro capo d’abbigliamento o addirittura chiede: “c’è la mia taglia?”
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