Carissimi
Ma come va? Tutto bene?
Tutto…. boh!
Ho cominciato questo mio anno cercando di mettere ordine tra le varie attività iniziando anche a fare un invernale potatura di tutto ciò che potesse essere di ostaggio o di abbrutimento per quella che è la mia sola ambizione, la adorazione del bello e quindi poter essere pronto in primavera per una rifioritura.
La città, come spesso capita, ha preso la sua strada, si è data un nuovo indirizzo e sta procedendo alla rivalutazione di alcuni miti e personaggi storici, così come si fa con le auto d’epoca, quindi personaggi ancora in vita dimenticati dalla storia e ritornati in auge in questa ventata di innovazione del passato che oggi si regge in tutta la manifestazione e la ricerca del vintage.
Saranno i santi come sempre a dare una mano d’aiuto a questa umile locale umanità.
Solo in questo momento, dopo averlo tanto osteggiato e detestato, sto rivalutando il Gattopardo e ho capito l’importanza di una persona autorevole che affermava che era “necessario cambiare qualcosa affinché tutto rimanesse come prima”.
Quella frase da sempre odiata, perché sintomo della mancanza di speranza per qualunque futuro, pensata come strumento subdolo di un nobile signore che aveva il porco dentro e che elargiva consigli e perle di saggezza per scoraggiare il prossimo.