Sondaggio di Sabato 26 Giugno 2021

Fa Tanto Caldo

Desidero fresco a dismisura o sono ostinato? Fate le vostre 4 scelte ……………

 

 

 

 

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Data astrale 301540. “Lunga vita e prosperità”

Carissimi, ricorderete tutti la storiella del carabiniere che al ritorno di uno stancante servizio si riposa in soggiorno in vestaglia e ciabatte e legge il giornale quando viene raggiunto dal figlio che gli porta la bella notizia: “Papà la maestra (delle elementari) oggi ha voluto vedere la mia paginetta di aste e poi la mia paginetta di quadratini, mi ha fatto i complimenti e mi ha messo un nuovo dieci.” Il padre di famiglia con una espressione compiaciuta e senza sollevare lo sguardo dal giornale si complimenta con il figlio: “bravo figlio mio, bravo, bravo!

E il figlio incalza: “Papà ma perché sono così bravo, forse perché sono troppo intelligente, forse perché sono figlio tuo?

E il povero genitore continuando a leggere il suo giornale senza sollevare lo sguardo dal giornale risponde: “No ………… picchì hai 30 anni figghiu miu!!!

Penso a ciò, quando la mattina mi alzo e ascolto notizie che mai vorrei sentire, del tipo: “questa notte è morto il grande musicista ……. l’attore famoso ……… lo scrittore …………. Il grande fotografo …………

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Sondaggio di Sabato 19.06.2021

Quali di questi film avete apprezzato per la regia, ma anche soltanto come film? I titoli che seguono nel ventennio preso di riferimento vinsero l’Oscar per la migliore regia.

Possibile esprimere fino a 4 preferenze

 

 

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Avirità? “Me ne frego…”

Carissimi,

Sapete come accade spesso quando in un contesto circoscritto ci si trova a perdere tempo nell’attesa di qualcosa e si sente la necessità di parlare con qualcuno, anche con lo sconosciuto che è seduto accanto a voi, pur di avere qualcuno che ascolti i nostri pensieri a voce alta.

È capitato anche a me e pur di non parlare da solo, non sono pazzo, odiando il telefonino, ho in­iziato a parlare seduto in quella panca mentre accanto a me, con la sua bocca stretta a salvadanaio, il mio vicino mi  guardava e “tistiava”, trovando ogni tanto il coraggio di aprir bocca per dirmi… A virità!

Mi sentivo un opinionista e avrei voluto che quel momento non terminasse mai perché ne avevo di cose da dire, ce ne erano cose che secondo me non funzionavano, eppure guardavo il mio uditore, (avvolto da quel suo vecchio cappotto, le scarpe grandi e usurate, una faccia con la barba dura non fatta da almeno un paio di giorni, i suoi capelli scuri, spettinati e chi sa quanti pensieri per la testa di bollette scadute, di figli irrealizzati, di matrimoni andati a male e di tanta, tanta precarietà), ogni tanto stringere quelle sue labbra sottili, voltare lo sguardo verso di me spalancando gli occhi, sollevando le spalle e ripetere… A virità!

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Turno, parola d’offesa da utilizzare su prescrizione medica

Carissimi

“Eramo qualche più di duecento persone, però a ringa a ringa ci hanno vaccinato e in meno di due ore eramo tutti fuori”.

È inutile Amici miei, non c’è competizione, in questa frase c’è tutta l’insularità della nostra comunicazione, della nostra cultura altrettanto rispettabile quanto alle frasi scritte dal messinese Guglielmo Shakespeare o dallo scozzese Robert Burns o delle ballate Bod Dylan.

“Eramo”, voce plurale del passato del verbo essere, “noi eramo” simile soltanto al presente plurale del verbo avere dell’italiano dei calciatori argenti “avemo”, capirete che è tutto un altro mondo.

Ci sono parole nel nostro parlare siculo-palamito uniche così come di contro non esistono parole e concetti presenti nella cultura internazionale.

Prendete appunto la parola “turno” che in italiano ha una sua connotazione e significato, ma nel siciliano-palamito non esiste e per di più non esiste il concetto di turno così come i suoi sinonimi, quali fila o parole come attesa, se poi a questa parola associate aggettivi del tipo “ordinata”, a quel punto il tutto finisce in rissa.

Il palermitano incarna naturalmente il concetto dell’Io, detto a petto gonfio proprio a voler significare il nulla dopo di noi, ne prima di noi e quindi quando giunge in un contesto dove ci sono altri esseri viventi, ma mai suoi simili in quanto lui è unico, per quale motivo dovrebbe unirsi a loro per incolonnarsi, quando tutto intorno a lui dovrebbe prevedere una ampia zona di rispetto, propriamente, rispetto?

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Oscar al miglior film – Sondaggio del w.e. 11.06.21

L’Oscar al miglior film (Academy Award for Best Picture), in precedenza noto come miglior produzione (Best Production) viene assegnato annualmente al film votato come migliore dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences (AMPAS), l’ente che dal 1929 assegna i premi Oscar. Fino al 1950, il premio è stato dato alla società di produzione mentre dal 1951 in poi è andato al produttore.

Questo premio è l’ultimo per ordine di annuncio della notte degli Oscar, ed è considerato il più prestigioso. Al 2021, ci sono stati 564 film che hanno ottenuto la candidatura al Miglior Film, e 93 vincitori.

L’ultimo ventennio del secolo scorso ci ha donato una serie di capolavori per i quali il gusto collettivo ha coinciso con le scelte dell’Accademy. Scegliete voi 4 tra i seguenti titoli:

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Sondaggio di Sabato 5.06.2021

Vediamo quanto siete competenti questa volta della musica Italiana a partire dagli anni 70

A quali di questi gruppi dareste la preferenza

Potete esprimere fino a 4 preferenze

 

 

 

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Per continuare a non dimenticare con una settimana di ritardo

Carissimi

Si spengono le luci, terminano le rituali manifestazioni, si puliscono i luoghi di ritrovo, si avvolgono gli striscioni e si conserva tutto per il prossimo anno, quando sarà passato di certo un anno in più e si opererà come accade nei paesi per le feste patronali riponendo i santi nelle loro cappelle.

Qualcuno nel frattempo si cimenterà con la creazione di nuove “opere d’arte” di quelle valide un giorno, cannibalizzerà qualche foto storica, rimetterà insieme stralci di discorsi fatti dagli eroi e li chiamerà pure per nome come se si parlasse del compagno di giochi.

Cosa accadrà durante l’anno? Nulla, la vita continuerà come prima peggio di prima, malgrado avremmo perpetrato la nostra professione di fede così come fanno i cattolici non praticanti che per paura dell’inferno, nelle feste comandate, tornano in chiesa.

Ma che ne è della pratica, così come per la fede, le cose che ci siamo detti in una giornata di festa tra i palloncini e i bambini che leggono brani e parlano di storie delle quali non sono stati testimoni, spesso come piccoli automi “cu u viecchiu dintra”, di contro che ne sarà della pratica per noi che siamo stati coevi, abbiamo conosciuto e siamo ancora vivi?

Non è un paese serio, quante volte vi ho ripetuto ciò, cosa ci aspettiamo da questa ritualità, se Nostro Signore è morto in croce da duemila anni per darci un esempio e noi abbiamo continuato a vivere come se ciò non fosse mai accaduto, cosa ci aspettiamo dall’esempio degli Eroi?

Cosa abbiamo fatto per cambiare questa terra? Se gli Eroi da vivi in certi salotti erano considerati antipatici tanto da aver suscitato l’uso dello champagne alla notizia dei loro assassini, cosa sarà cambiato non dico in quei salotti ma nella mentalità della gente comune?

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Sondaggio del 29.05.21 – Le Band Musicali Straniere del secolo scorso

 

 

 

 

 

Mi voglio fare perdonare per il ritardo, ma ecco un sondaggio che vi piacerà, come sempre molta roba resterà fuori, ma avendo messo tanta roba dentro, vi do la facoltà di scegliere fino a 5 gruppi e di votare fino alla mezzanotte di domani, domenica.

Diamoci dentro

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Il Principe e il Povero

Carissimi,

Enrico detto Ricuzzo da parenti e amici, guardava la su TV per una volta con tanta attenzione, in quel suo angusto appartamentino di due ambienti multifunzionali condivisi con la nonna paterna, il padre ed un fratello più grande, nel suo quartiere di periferia, immedesimatosi sulle vicende del suo omonimo anglosassone.

Enrico, sentiva le dichiarazioni del giovane principe Harry in TV annuendo “La vita nella famiglia reale è uno zoo. Le mie sofferenze? Genetiche, ereditate da mio padre. Mi ha trattato nel modo in cui è stato trattato dai suoi genitori“. Chi come lui poteva capirlo essendo cresciuto in una casa con due cani randagi trovati per strada, una gatta a mezzo servizio e soprattutto certi topi come conigli. E che dire delle sofferenze genetiche ereditate da un patri mriacuni come lo fu il nonno, maltrattato e bastonato ogni sera al ritorno della taverna.

Certo Carletto, papà di Ricuzzo, non era un Mountbatten ma aveva almeno insegnato a suo figlio a prendere la vita con filosofia, una filosofia “ZEN” o meglio “ZEN 2” e c’è già una certa differenza sostanziale.

Anche sua nonna Sabetta se non di reale discendenza Windsor, nata a Danisinni e poi deportata alla Zona Espansione Nord, quartiere di grande architettura una volta stabilita la inabitabilità della sua baracca, a suo modo aveva alle spalle una storia pesante e un mestiere tramandato e svolto prima di abidcare a favore delle giovani generazioni. Chiamata “la regina” anche lei, nei periodi d’oro della sua professione, quando suo nipote minore Ricuzzo, il preferito e preso sotto la sua ala, dopo la morte prematura della madre, si presento in casa con la notizia di aver ingravidato una giovane “turca”, come la chiamava lei a causa dell’evidente colore più scuro della pelle esclamo: “Sta gran butt……”.

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