Carissimi …. Seduto sulla poltrona del barbiere (l’ormai ben noto Salvatore), proprio mentre con un panno caldo a coprire la faccia, mi sottopongo al rilassante rito del taglio della barba, sento sussurrarmi delle parole all’orecchio: “Scusi, Dottore ….. sono in imbarazzo, ma di Lei mi posso fidare! Sono stato TAGGATO, mi hanno detto, ma io nun sacciu mancu chi significa!!! Mi devo preoccupare?” Ah….Il progresso che corre come una locomotiva impazzita, aveva investito anche il povero Salvatore!! “Salvatore, non mi dica che anche Lei è utente di FB?” dissi pieno di stupore! E lui intento a rilassare la pelle della mia faccia, con ancor più meraviglia …”utente di che?” Ho capito, siamo alle solite, in una società di “consumatori”, “eletti” e “spettatori” anche l’uomo qualunque, l’uomo tranquillo e semplice, era stato tirato per i capelli (e mai per la professione svolta, si trattò di termine più appropriato) nel mondo virtuale di Mark Zuckerberg, il giovane inventore di “Faccia Libro”.
“Salvatore, Lei naviga su internet?” e Lui, “No! La sera accendo il computer che ho regalato a mio figlio, vado con la “freccina” su una “e minuscola azzurra”, poi lo schermo inizia fare una serie di rumorini, tipo campanelli, pernacchie etc.. e mi spunta una pagina con una barra azzurra con in alto una scritta …… aspetti, che ho il bigliettino nella tasca, dove ho appuntato il nome….. ecco …. FACEBOOK ….. e li sotto una serie di piccole fotografie di persone, con accanto una serie di frasi sparati a cazzo!”
Ed io “quindi Lei ha un profilo su Facebook?” E guardando allo specchio riflessa la faccia di Salvatore, non tanto persuasa, e con la paura che tale distrazione lo portasse a far danno, tentai di spiegarmi meglio. “Lei Salvatore, ha un computer, giusto? Lei la sera lo accende, attende che il modem si collega alla rete (ecco i suoni e le pernacchie) ed attraverso la “e” di “explorer” si collega con internet, dove suo figlio ha scelto come pagina preferita per l’ingresso, la pagina di FACEBOOK.” L’amico barbiere che stava asciugandomi la faccia con la tovaglia, seccamente mi risponde …. “Dottore, nun sa pigghiassi a male, ho capito solo una parola di quello che Lei con grande cultura mi ha detto …..INTERNET ….. per quanto riguarda questo FACEBOOK, non so cosa ci faccia nel computer di mio figlio! So che Lui ci gioca, sente musica, parla con i compagni di scuola e non so come fa ….. ma ci mette pure fotografie della nostra famiglia, scattate al billino di Scopello!” Venne spontaneo chiarirgli “Salvatore, Suo figlio naviga su Facebook e probabilmente le ha creato un profilo ed attraverso questo, una Sua fotografia è stata inserita, in internet, qualcuno l’ha riconosciuta e l’ha TAGGATA, nel senso che ha inserito il suo nome, nulla di male, certamente è stato qualcuno che la conosceva!!” E Lui, accigliato rispose “Dottore, questo significa? Qualcuno che mi conosceva? Ho capito, ci deve essere qualcuno a cui ci mancianu i manu e si sta divertendo con me! Mi arrivano messaggi strani, con troppi particolari intimi ….” Povero Salvatore, il “www” avrebbe da questo momento messo a dura prova la Sua privacy……….. Un abbraccio, Epruno.