(continua)…. Spiegatemi perché il palermitano ha un uso morboso della strada! Spiegatemi perché costui, se potesse, passerebbe tutto il tempo possibile sulla carreggiata stradale, qualunque sia il mezzo, ma a maggior ragione, ……. a piedi.
Spiegatemi perché il palermitano non ama i marciapiedi.
Avrete certamente visto in zone più popolari la gente camminare a piedi direttamente in strada, pur essendoci i marciapiedi.
Certo qualcuno obietterà che spesso i marciapiedi sono sconnessi, sono addirittura utilizzati dalle auto per posteggiarvi in diagonale, metà sulla carreggiata e metà sul battuto cementizio pedonale.
A dire il vero questa ultima abitudine si trova più raramente da quando le strisce blu hanno delimitato i posti auto.
Ma tornando al pedone, vi ricordai tempo fa della volontà di costui di esercitare uno dei pochi diritti per lui ancora più importante del diritto di voto, l’attraversamento sulle “strisce pedonali”.
Bene, mi direte voi, dove sta il problema?
Immaginate di andare in qualunque città europea e provare ad attraversare fuori dalle “strisce pedonali”, bene, l’automobilista una volta visualizzatovi e come se prendesse la mira per abbattervi, nel momento in cui sia certo di avere la precedenza e ciò accade se il semaforo segna il verde o se il pedone si trovi fuori dalle zebre, poiché non esisterebbe alcun giudice pronto a condannare un guidatore per un investimento di un incauto “attraversatore”.
Da noi, i più intellettuali e lo si vede anche dal ceto sociale, coloro che sono in grado di comprendere l’uso delle strisce non intese come abbellimento cromatico della sede viaria, una volta preso possesso delle zebre, é come se trasferissero ivi la residenza, procedendo con tutta la flemma del caso, guardando con aria di sfida gli automobilisti, come a dire: “finchè son qui sopra, tu devi stare fermo!”
E che dire degli anziani che una volta sulle strisce cominciano a brandire il bastone, come una spada, per attirare maggiormente l’attenzione dell’automobilista, gridando “Un momento”!
Ma credetemi, quelli che mi fanno veramente ruotare in modo giroscopico gli attributi sono gli “attraversatore in diagonale”, coloro che mettendo in crisi tutti i concetti fondamentali della geometria analitica, per attraversare da una sponda all’altra, usano la direttrice più lunga……….(continua)