Due elementi naturali dal fascino irresistibile.
Due elementi stoici che non riescono a convivere, poiché normalmente se c’è l’uno non può esserci l’altro.
Due elementi che rappresentano l’esatto contrario.
La vita è una continua contrapposizione, come l’acqua ed il fuoco ed il nostro vivere è un continuo destreggiarci tra questi due elementi, imparando a dosarli, imparando a governarli senza fare mai l’errore di lasciarsi prendere dalla troppa confidenza nel gestirli.
E dire che di acqua siamo fatti per la quasi totalità, ma che dire delle fiamme, quelle che fanno bruciare dentro di noi le passioni?
Acqua e fuoco, quali esempi di modiche quantità sopportabili, poiché alla loro esagerata presenza, bisogna come da saggezza popolare dare un apposito luogo, un contenitore, una limitazione, disegnare uno stretto steccato nel quale permettergli uno sfogo.
Acqua e fuoco, quale simbolo di misurata quantità.
Difatti, la fiamma che è per noi fonte di calore, se troppo alimentata, se esageratamente alimentata può risultarci fatale.
Ma anche l’acqua della quale siamo fatti, quell’acqua che ci disseta, quell’acqua che ci bagna o ci pulisce, se esonda diviene fatalmente fonte di distruzione.
Acqua e fuoco, nella simbologia della vita comune.
Quante volte affermiamo di vedere l’acqua negli occhi altrui, quante volte ci pregiamo di dissetarci alla fonte del sapere, quante volte dichiariamo di sentirci il fuoco nelle vene presi da grande energia, quante volte ci sentiamo brucati sbagliando un importante obiettivo o rimanendo danneggiati, da chi tarpandoci le ali ci compromette speranze di carriera o brillanti futuri.
Acqua e fuoco, due elementi associati ed estremi, il fuoco della dannazione e l’acqua della santità.
Il fuoco quale fiamma, elemento naturale dell’inferno, dove trovano residenza tutti demoni, anche quelli che affollano la nostra mente, dove si bruciano le dannate ambizioni.
L’acqua, come acqua santa per benedire, per toglierci dal peccato, per purificarci, per spegnere il fuoco dell’inferno, per lavare le nostre mani e mantenerle pulite.
Eh si …. l’acqua, quella che copiosa negli sciacquoni porta via la merda, la tanta merda umana, per la quale non basterebbe neanche un nuovo diluvio universale.