Se dovessi giudicare giornalmente il nostro modo di essere fin dal momento nel quale metto il naso fuori dalla porta, non potrei che giungere alla conclusione che siamo veramente strani! Che fossimo i “miegghiu”…….. ne abbiamo da sempre grande convinzione, basata su non si sa su quale fondamento scientifico se non dal conforto del nostro specchio, unico elemento di sostegno per il nostro incoraggiamento nel momento in cui quotidianamente da supporto alla scelta del nostro riportino, ma una volta messo piede fuori dalla porta, il tutto diventa oggetto di esami, e la parola esami per noi, non è mai stata molto digeribile, poiché ci mette subito davanti ad una grande e pesante verità: la presenza degli “altri”!
La presenza comunque di “altri soggetti miegghiu”………pronti ad un confronto e ad una competizione che comunque non passi dalla ricerca del: “Conosci qualcuno a …..”!!!
Quindi …… Consapevolezza necessaria ed opportuna, superata la soglia di casa è quella della scoperta della “collettività”, in quanto insieme di individui e di conseguenza, la scoperta del concetto di “cosa pubblica”, intesa come una proprietà collettiva, ad iniziare dal concetto di “città”, da molti interpretata come “un enorme contenitore di spazzatura”…. nel quale buttare tutto quanto non usiamo più, attraverso la finestra di casa o il finestrino dell’auto, cominciandoci dal pacchetto delle sigarette vuote o dalle cicche ancora non spente, fino ad enormi frigoriferi in disuso, vecchi salotti o sanitari dismessi.
Ma a proposito di finestrino dell’auto, la “città” si materializza anche attraverso il concetto di “strada, viabilità, trasporti” ….. La strada, perde il concetto di strumento vettore per raggiungere due punti da “A” (meta di partenza) a “B” (meta di arrivo), ma diventa un luogo “stanziale” dove, attraverso la propria autovettura, perdere il proprio tempo.
Difatti, se fate attenzione, scoprirete che siamo diventati un popolo di grandi manager continuamente legati al concetto del “comunicare” in tempo reale. Anche le “scuole guida” hanno dovuto cambiare i loro quiz ed i loro disegni, ammettendo che un’automobile, la si conduce con la sola mano sinistra attaccata al volante e la mano destra impegnata alternativamente nel sostegno del telefonino e “di quando in quando”, nel cambiare marcia, mentre la nostra attenzione è rivolta a dare continue indicazioni al nostro agente di borsa, attraverso l’uso del cellulare.
Cosa dite? Non è consentito dal codice della strada? Scusate, chi vi dovrebbe sanzionare? Forse un Vigile anch’esso continuamente impegnato al telefonino a ricevere informazioni da “viaggiare informati”??? Purtroppo, tale circostanza porta alla considerazione che oggi è il pedone ad avere l’obbligo di stare attento a cosa possa passare nella mente del guidatore ………….
Belli i tempi in cui campeggiavano i cartelli “non parlate al conducente” …….