Certo che siamo gente strana, le persone ci stanno male accanto e noi non ce ne accorgiamo. Le persone ci chiedono aiuto, le persone ci manifestano solitudine e non li sentiamo. Di contro ci attacchiamo a dei dettagli insignificanti o di secondo piano e non sappiamo leggere negli occhi di chi ci sta accanto.
Poi però ci commuoviamo davanti ad uno sceneggiato, davanti ad un film, davanti a personaggi frutto dell’immaginazione di una penna.
Passiamo tempo ad interessarci a programmi che ci portano la cronaca in famiglia in prima serata, ci appassioniamo a personaggi e delitti della cronaca nera, ci immedesimiamo in casi di bambini scomparsi e non ci accorgiamo che stiamo perdendo il rapporto con i nostri figli e che questi magari si drogano.
Che gente siamo? Abbiamo un animo più consono ad una coscienza da coccodrillo, pronti a versare lacrime dopo, pronti a schierarci soltanto dopo aver conosciuto il risultato finale, pronti a fare processi alle intenzioni o di massa, senza conoscere i fatti, i contesti e soprattutto le persone, andando al seguito della opinione di questo giornale o di quella trasmissione televisiva.
Il Giudice Dr. Giovanni Falcone, era un Dipendente Pubblico.
Lo era Paolo Borsellino, lo erano tutti i giudici ed i ragazzi delle loro scorte, diventati eroi loro malgrado.
I vigili del fuoco, le forze dell’ordine che perdono la vita nell’adempimento del loro dovere, sono dipendenti pubblici e tanti altri che affrontano con serietà i loro compiti per permettere alla società di vivere con le regole che si è data.
Eppure quando si parla di dipendenti pubblici, si dimentica questa parola è sinonimo della parola “stato”, presi come siamo da stereotipi di “fannulloni”, coniati da “medici della materia” che con un po’ più di pudore avrebbero fatto meglio a tacere, oppure da esempi di pochi facinorosi che assimilati alla stragrande maggioranza di persone perbene, in una guerra tra poveri, creando tensioni sociali, tengono sotto scacco la città.
Oggi da molti il Giudice Falcone è chiamato Giovanni, in modo confidenziale.
A rivedere il “film” di questi ultimi venti anni, tutti conoscevano, tutti erano amici, tutti interpretavano i pensieri del Dr. Falcone, ma dove erano costoro, gli “intimi di Giovanni” quando il Dr. Falcone veniva diffamato, veniva accusato pubblicamente, veniva osteggiato, o soltanto non veniva compreso?
Siamo il popolo del cordoglio, siamo il popolo delle fiaccolate, siamo il popolo delle lenzuola, ci accorgiamo degli eroi soltanto dopo la loro morte, in vita, li lasciamo soli, anzi spesso peccando di omissione, ci voltiamo dall’altra parte.
Personalmente non smetterò di guardare con sospetto tutte quelle organizzazioni “professioniste di tali anti-lotte” soprattutto se il loro credo continuerà ad essere: “chi non è con noi, è contro di noi”, poiché ha nessuno è dato il diritto di assurgersi a “giusto” o “custode della verità”!
A me piace stare accanto ed aiutare la gente “in vita”!
Impegnamoci nella nostra normalità quotidiana e facciamo si che con comportamenti non omissivi, si possa fare in modo che il male di questo mondo, non produca più eroi, ma cittadini di questo STATO……Pensa Differente! …..