Carissimi
Non è difficile prendere consapevolezza che quando una persona ti accompagna per sessanta anni, lascia anche con il solo ricordo un vuoto difficilmente colmabile. Sarà stato questo maledetto covid, sarà stato facebook che è diventato peggio della pagina domenicale del quotidiano locale, dedicata ai necrologi che a volte mi sembra con sconforto che muoia più gente di prima, più gente di quanto ne nasca e invece statisticamente in questa città mediamente muoiono giornalmente tra le trenta e le sessanta persone (chiedere a chi fa ancora bile per le mancate tumulazioni, ma questa è un’altra storia complessa).
Non è quindi il numero di persone che va via, ma siamo noi che crescendo abbiamo conosciuto sempre più gente e quindi è naturale che prima o poi se ne debbano lasciare alcune.
Sarà quella vena spagnola immersa nel mio sangue normanno, ma io ho imparato ad avere un rapporto con “l’assenza” del tutto particolare, se subito dopo il primo cazzotto allo stomaco per la ferale notizia, mi spunta un sorriso dovuto all’evocazione di episodi di vita vissuta, quella persona ha di certo avuto una bella vita e piena di affetto e allora credetemi non importa quanto, ma come la si è vissuta e pertanto mi consolo.
Questa vita è in comodato d’uso, non ci appartiene ma la possiamo usare e del resto abbiamo anche avuto grande fortuna ad averla avuta consegnata in questo contesto geografico, tra i migliori desiderabili, ci sarebbe potuto andare peggio, nascere in quei contesti dove la vita non ha valore, dove viene tolta e/o sacrificata con la massima leggerezza.
Il peggiore profondo egoismo che impera visto alla luce di qualunque miope possesso, viene banalizzato da un sorriso, una grossa risata, da una vista sul golfo di Mondello, dalla visione di una donna spettacolare, dalla visione di qualunque appagante spettacolo, ma cosa ne può capire chi antepone il denaro e ne fa pure un principio di vita.
Ammetto di aver perso tutta quella verginità di pensiero nell’approcciarmi alla religione pur mantenendo una fede “interna”, dovuta di certo all’educazione ricevuta, ma distrutta per strada dagli incontri con una umanità che al grido di Dio lo vuole, ne ha creato uno strumento a propria immagine e somiglianza interpretando finanche le sacre scritture per giustificare le proprie nefandezze.
Ecco io ho abolito il passaggio intermedio come hanno fatto in molti prima di me, un po’ come un Amazon della fede e probabilmente nella migliore delle ipotesi mi toccherà un extra bonus di purgatorio, ma oggi in questa ulteriore vigilia di quella festa che noi chiamiamo “fistinu” anticipando al 15 di Luglio per motivi tutt’altro che religiosi, quanto la chiesa festeggia il 4 settembre, mi sento anche io di chiedere una grazia alla Ns. Santuzza, alla quale abbiamo chiesto di tutto, basta guardare la Sua Grotta, finanche interventi nei confronti della federazione italiana gioco calcio per aiutare il Palermo.
Vorrei chiedere maggiore pulizia, non quella per strada, lì non ho speranza perché il palermitano è ngrasciatu ed è inutile che vi offendete perché è così, tutto ciò che non è casa nostra, non è di nessuno (principio opposto alla cosa pubblica di qualunque comunità), dicevo desidererei maggiore pulizia di animo e minore ipocrisia, poiché vedo che il degrado morale e la menzogna ormai si è diffusa alla luce del sole e quindi se non facciamo i primi noi pulizia nel nostro intorno, prendendo le distanze da chi sappiamo palesemente adotta comportamenti inaccettabili, finiremo come sempre per esserne partecipi e complici in quella “omissione” che ci spinge a voltarci dall’altra parte mentre le cose accadono.
Nella vita si può dire no, senza necessariamente diventare degli Eroi e credetemi con molti più no, avremmo avuto meno giornate di “per non dimenticare”.
Santuzza tu lo sai che noi palermitani siamo strani e del resto a mio parere se decidesti di scappare da Palermo avrai anche Tu avuto le tue motivazioni, pertanto miglioraci, rendici più seri.
Santuzza, punisci se puoi tutti coloro che si “vestono di candore” e che usano il loro ruolo per fare nefandezze nei confronti degli indifesi, sarebbe già un risultato pazzesco e apprezzerai che a differenza di Miss Italia neanche la pace ne mondo ti ho chiesto, una cosa più semplice e circoscritta, ma a me basterebbe.
“Ogni passu ed ogni via! Viva Santa Rusulia!“