“Mio nonno aveva capito tutto del telefono fin dalla fine dell’ 800. Un giorno qualcuno gliene spiegò il funzionamento. «Vedete, don Peppì – gli dissero – il telefono è una cassetta che sta attaccata al muro e che a un certo punto suona, voi, allora, andate a rispondere». «Come, come? – obbiettò mio nonno -. Lui suona e io debbo andare a rispondere…». Insomma, aveva capito la dipendenza tecnologica. Ieri, grazie a Dio, sono andati in tilt molti telefonini. Ora io qui non voglio fare lo snob e affermare che il telefonino è uno strumento del Diavolo, ma è pur vero che lui, il telefonino, non chiede mai il permesso quando squilla e può interromperti in qualsiasi momento. Ciò premesso, la colpa dell’ interruzione dovrà essere ripartita tra il chiamato ed il chiamante. Il chiamato avrebbe dovuto spegnere il «coso» nei luoghi pubblici (cinema, teatri, ristoranti o altro) e il chiamante avrebbe dovuto telefonare solo in caso d’ emergenza, tipo «è scoppiato un incendio a casa tua, corri subito». Quella che dev’ essere vietata nel modo più assoluto è invece la conversazione. Insomma, signori miei, qui urge un galateo del telefonino. Insegniamolo nelle scuole e avremo un domani migliore. romeo-e-giulietta.jpgPoi, però, a pensarci bene, chissà come sarebbe cambiata la storia se il telefonino fosse stato inventato prima. Napoleone, ad esempio, non avrebbe mai perso a Waterloo. Quando, dopo aver sconfitto gli inglesi, fu accerchiato dai prussiani, inviò l’ attendente dal maresciallo Grouchy perché questi corresse in suo aiuto. Ebbene, l’ attendente non arrivò mai a destinazione: fu ucciso per strada o se la squagliò, certo è che Grouchy non si fece vedere. Col telefonino, invece, tutto si sarebbe risolto in un attimo. «Ciao Grouchy, sono Napoleone. Corri subito che qua ci sono i prussiani!». Giulietta e Romeo non si sarebbero uccisi. Lei avrebbe chiamato il suo amato e gli avrebbe detto: «Romeo, fai attenzione, io non sono morta, sto solo dormendo. Non fare come al tuo solito che ti lasci prender dall’ emozione». E per finire Egeo non si sarebbe suicidato. Lui aveva mandato il figlio Teseo a uccidere il Minotauro e gli aveva detto: «Quando torni, o Teseo, se hai ucciso il Minotauro, mi raccomando: cambia il colore alle vele. Togli le vele nere e metti quelle bianche. Così io posso capire, anche da lontano, che sei risultato vincitore». Purtroppo Teseo se lo dimenticò ed Egeo si gettò a capofitto dall’ alto di capo Sunio. Ci fosse stato il telefonino, oggi quel mare, invece di chiamarsi Egeo, si chiamerebbe Mare Telecom Italia Mobile.”

(De Crescenzo Luciano – Pagina 17 – (19 gennaio 2000) – Corriere della Sera)